Le delizie dell'orto 4 (peperoni ecc.)


ancora orto... questa è l'ultima puntata. Peperoni e peperoncini. 
Quest'anno ho voluto provarne di varie specie, non tutti quelli che avevo seminato ce l'hanno fatta però posso considerarmi soddisfatta.
Dal punto di vista ornamentale (e non solo) per me sono una scoperta.


Molto diversi tra loro come portamento, foglie, frutti... sono davvero interessanti da coltivare e accostare.
Se protette durante l'inverno alcune specie possono sopravvivere anche per più di un anno (questa però è una cosa che devo ancora verificare, non so se ci riuscirò)


Partiamo dal più bello: Capsicum annuum BLACK PEARL (di Josie)
foglie completamente nere, frutti lucidi e rossissimi quando son maturi, 
quando invece il frutto è ancora immaturo si hanno queste supende perle nere



Quello che vedete in basso è un altro peperoncino ornamentale
è abbastanza comune : Capsicum annuum ‘Garda Tricolor’, la pianta ha dimensioni contenute, compatta. I frutti variano dall'arancio al rosso al viola secondo lo stadio di maturazione


Tra i bellissimi ci metterei anche questo: 
Capsicum annuum Goat's Weed di caprettetibetane
se volete saperne di più seguite questo link che porta al suo ghiotto blog



completamente diverso è il Capsicum pubescens Rocoto, altro regalo di Paolo
foglie tonde, frutto tondo. 
Non l'ho ancora assaggiato perché finora quello che si vede in foto è l'unico giunto a maturazione.
Mi spiace toglierlo... va sempre a finir così...


In basso il Capsicum baccatum "Lanterna piccante", questo è il nome che avevo trovato sulla bustina di semi  quando ho iniziato a coltivarlo alcuni anni fa. purtroppo non ne conosco il nome esatto. La pianta va sostenuta con tutori, supera facilmente il metro e mezzo di altezza.



Questi in basso son terribili... comperati l'anno scorso al mercato, ho tenuto i semi ed eccoli qui. Potrebbero essere parenti del tabasco, anche se la foglia è più stretta, comunque capsicum annum anche questi.


Quelli in basso sono invece i peperoni cornetto dolce che ho ricevuto in dono da Stefano che vive in Sicilia. Anche in questo caso si tratterebbe di un peperone perenne.... si... in Sicilia!...


Per chi ha voglia di approfondire l'argomento ho trovato questo sito molto dettagliato e interessante
http://www.peperonciniperhobby.it/index.html
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Passando ad altro, ecco invece il tomatillo, quest'anno non lo volevo,
è nato da solo e non ho avuto il cuore di estirparlo



Col tomatillo il problema è che non sono ancora riuscita a trovargli un impiego
la pianta è abbastanza ingombrante e non particolarmente decorativa. 
Ho assaggiato i frutti ma non mi sembrano un granché, se avete qualche consiglio su come utilizzarli è sicuramente gradito visto che anche quest'anno ne ho una bella fornitura.

A questo punto meglio gli alchechengi che son così carini e volendo li posso tuffare nella cioccolata!


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AGGIORNAMENTO:
Alcune informazioni utili tratte da Un seme, un ambiente. Manuale di autoproduzione delle sementi. Dipartimento Agricoltura e Foreste. Regione Toscana.

Le principali specie coltivate sono: Capsicum annuum (la più diffusa), C. frutescens, C. chinense, C. pendulum e C. pubescens. Queste specie possono essere distinte per le caratteristiche dei fiori e dei frutti.



  • C. annuum. ha fiori bianchi e antere blu o viola, il calice dentato e frutti che si sviluppano generalmente in modo singolo su un nodo
  • C. frutescens ha fiori verdastri, calice non dentato, nodi portanti generalmente un singolo fiore, anche se non è raro trovarne due
  • C. chinense ha fiori bianchi o verdastri, un calice dentato, antere blu e presenta da uno a tre fiori per nodo
  • C. pendulum ha fiori bianchi con macchie gialle sulla corolla, antere gialle e peduncolo del frutto pendente
  • C. pubescens ha fiori grandi di colore viola, foglie leggermente pubescenti, frutti giallo arancio e semi neri.


Tra le varietà di  C. annuum e C frutescens si possono verificare incroci, soprattutto se le piante sono a una distanza minore di 50 metri l'una dall'altra. 
La percentuale di incrocio è dipendente dalla presenza di insetti, ma anche dal periodo di deiscenza delle antere.
  Il seme mantiene una vitalità intorno al 50% dopo tre anni dalla raccolta.



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