Il Bosco di San Francesco ad Assisi–by Josie
Quando si va ad Assisi (ahimè…quanti turisti!!) l’attenzione si focalizza sulla Basilica superiore e su quella inferiore..e non a torto direi! Risalta, chiara e semplice, vista dall’alto della rocca, ad un’estremità della città.
Pochi fanno caso che nel muro che delimita il grande prato (e lungo il quale mi è caduto l’occhio su una rosa già in fiore!) si apre una porta, è l’ingresso del Bosco di San Francesco, recuperato dal Fai dopo anni di incurie e riaperto al pubblico. Mi spiace per il Fai, ma io dico “per fortuna” che pochi lo notano, perchè così resta un posto tranquillo, dove camminare in silenzio, lontani dalla massa di turisti che assediano la basilica.
Varcato il muro, si ha la sensazione di entrare in un’altra dimensione, dove prendono spazio i respiri, l’odore del bosco, la luce, dove, potente, arriva il messaggio di Francesco, un uomo che aveva già compreso il profondo significato della comunione con la Natura.
Si imbocca un sentiero che scende lungo il bosco, in un primo tratto in ombra e in forte pendenza
Man mano che si raggiunge la parte assolata, il cammino si fa più comodo, si rallenta, c’è un ponte dove fermarsi a guardare i giochi dell’acqua
La passeggiata prosegue fino ad arrivare al complesso benedettino di Santa Chiara, in fondo alla piccola valle, con una pergola che sostiene i rami di piante da frutto (credo fichi..)
Il percorso si rifà all’indietro (e tutto in salita… pufff, pant), mi fermo ogni due per tre a fotografare gli alberi, stare in un bosco mi fa sentire troppo bene!
Con la luce del tramonto, visito finalmente la Basilica, le foto parlano per me, è bellissima. Purtroppo gli interni non si possono fotografare, dovete andare a vederli di persona!
Pochi fanno caso che nel muro che delimita il grande prato (e lungo il quale mi è caduto l’occhio su una rosa già in fiore!) si apre una porta, è l’ingresso del Bosco di San Francesco, recuperato dal Fai dopo anni di incurie e riaperto al pubblico. Mi spiace per il Fai, ma io dico “per fortuna” che pochi lo notano, perchè così resta un posto tranquillo, dove camminare in silenzio, lontani dalla massa di turisti che assediano la basilica.
Varcato il muro, si ha la sensazione di entrare in un’altra dimensione, dove prendono spazio i respiri, l’odore del bosco, la luce, dove, potente, arriva il messaggio di Francesco, un uomo che aveva già compreso il profondo significato della comunione con la Natura.
Si imbocca un sentiero che scende lungo il bosco, in un primo tratto in ombra e in forte pendenza
Man mano che si raggiunge la parte assolata, il cammino si fa più comodo, si rallenta, c’è un ponte dove fermarsi a guardare i giochi dell’acqua
La passeggiata prosegue fino ad arrivare al complesso benedettino di Santa Chiara, in fondo alla piccola valle, con una pergola che sostiene i rami di piante da frutto (credo fichi..)
Il percorso si rifà all’indietro (e tutto in salita… pufff, pant), mi fermo ogni due per tre a fotografare gli alberi, stare in un bosco mi fa sentire troppo bene!
Con la luce del tramonto, visito finalmente la Basilica, le foto parlano per me, è bellissima. Purtroppo gli interni non si possono fotografare, dovete andare a vederli di persona!