Marrakech, Jardin Majorelle: una cattedrale di colori–by Serena/Josie

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Più che un giardino, le Jardin Majorelle mi è sempre apparso come uno spettacolo cromatico.
La scelta audace dei colori e delle forme è il tratto unificante del giardino.
Colori che passano dai muri, ai vasi, ai fogliami creando un insieme di forte impatto che mi ha sempre impressionato.
Questo risultato così pieno di energia mi sembra possa portare a due reazioni altrettanto estreme: o lo si ama o lo si detesta.
Io faccio parte del primo schieramento: quel blu così vibrante mi piace tantissimo ed è una efficace tela per ogni foliage che si decida di abbinargli.
Dopo il Sanzen-in, svelo oggi un altro giardino della mia personale Wish list Garden.
Portate gli occhiali da sole, questa volta voliamo verso il Marocco.

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Come nasce le Jardin Majorelle

Le Jardin Majorelle si trova a Marrakech ed è il giardino voluto da Jacques Majorelle, un pittore di origini francesi.
Dopo aver studiato Arte in Francia, Majorelle segue la sua passione per l’Oriente ed inizia a viaggiare per il continente africano, dimorando anche per quattro anni in Egitto.
Per rimettersi da problemi di salute, si stabilisce in Marocco, in una Marrakech brulicante di colori e vitalità che agli occhi di un europeo doveva apparire come un paradiso esotico.
La creazione del giardino inizia negli anni ‘30, quando Majorelle acquista i primi ettari di terreno.
Un enorme giardino che curerà con passione, riempiendolo di piante provenienti da ogni parte del mondo, cercando preziosi oggetti di artigianato berbero per adornarlo.
 
Il giardino diventa una potente fonte di ispirazione per i suoi dipinti. Majorelle lo osserva dalla casa studio in stile moresco e razionalista che si è fatto costruire negli anni ’30.
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Dipinto di Jacques Majorelle

 
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Dipinto di Jacques Majorelle

 
Per la sua creatura botanica, per esaltarne la luce, Jacques mette a punto il “blu Majorelle”, una tinta di blu intensa e brillante che fa da trait d’union fra la villa e gli spazi del giardino.
Dopo anni di cure e di impianti, ispirandosi e reinterpretando i giardini moreschi, credo che Jacques Majorelle ottenne quello che voleva.
 
Una cattedrale di forme e di colori, un giardino impressionista.
 
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Le Jardin Majorelle e Yves Saint Laurent, un colpo di fulmine

Come molti sapranno, le Jardin Majorelle è oggi di proprietà della Fondazione Jardin Majorelle, istituita nel 2011.
Yves Saint Laurent e Pierre Berget videro per la prima volta il giardino negli anni ’60 durante un viaggio a Marrakech.
Come è facile immaginare, la loro sensibilità artistica ne rimase folgorata.
Durante il loro soggiorno a Marrakech, tornano ogni giorno al giardino, come magnetizzati “da questa oasi dove i colori di Matisse si mescolano a quelli della natura”.
Negli anni ’80 Yves Saint Laurent acquistò il giardino e ristrutturò la Villa Oasis, dove andò ad abitare.
Oggi le sue ceneri riposano nel Roseto della Villa, un modo poetico di rifiorire ad ogni stagione con il suo amato giardino.
Dal 2011 al piano terra della Villa è stato aperto un Museo Berbero.
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Le Jardin Majorelle è una testimonianza viva della sensibilità artistica di due personaggi fuori dal comune: Jacques Majorelle e Yves Saint Laurent.
Spero un giorno poterlo visitare di persona..
E voi, avete avuto la fortuna di passeggiare in questa opera d’arte vivente?

(phcredit: via IG abeautifulweirdo, aichasyllaa, helpfomo, juliegiacone, misrayy, nicolazucchi, sashagineva, vaishalisiva; via flickr: fabio, hugues, laurent. via Official Jardin Majorelle)

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