Giardini aperti a Samassi - 3° Edizione–by tyziana
Si è svolta durante lo scorso weekend la 3° Edizione dei ‘Giardini aperti’ a Samassi, una splendida iniziativa, nata dall’idea della Vice sindaco Giulia Ida Setzu e l’assessora Beatrice Muscas per promuovere la valorizzazione degli spazi verdi pubblici e privati.
Fin dalla 1° edizione sono stata contattata dalle ideatrici dell’iniziativa, in qualità di blogger e testimonial dell’evento e potrete trovare i reportage sulle passate edizioni qui sul Furighedda gardening.
In questa occasione è stato anche inaugurato, nella mattina di sabato, il Parco tematico della Terra Cruda, nato da un progetto a firma dell’architetto paesaggista Mario Ignazio Garau.
Un polmone verde di oltre 13.000 metri quadri, messi a disposizione del cittadino, dove poter trascorrere momenti in libertà.
Ma ci spiega tutto meglio la vice sindaco Giulia Ida Setzu, che gentilmente mi ha concesso un’intervista sull’argomento.
Com’è nata l’idea dei ‘Giardini aperti’ a Samassi?
Com’è nata l’idea dei ‘Giardini aperti’ a Samassi?
L’idea dei giardini è nata dalla passione delle due donne della giunta comunale Pusceddu, ossia me e la mia collega M. Beatrice Muscas.
Nasce con l’intento di sensibilizzare la popolazione alla cura degli spazi aperti, sia pubblici che privati, fatto questo che porta dei benefici, sia in termini di decoro urbano, che di microclima ambientale.
Non trascurabile poi è anche il benessere individuale che si ottiene, se con passione, ci si dedica alla pratica del giardinaggio. Per Samassi, ma non solo, cercare di contrastare l’impermealizzazione dei suoli, lasciando a verde le superfici residue dell’edificato, ha anche una valenza di protezione del territorio.
Avete avuto difficoltà nell’invitare i cittadini a partecipare all’iniziativa?
Non abbiamo avuto difficoltà. Poiché Samassi è un piccolo centro, più del bando per partecipare, vale il contatto diretto con le persone, parlarci e spiegare l’iniziativa è stato uno dei nostri compiti.
La prima edizione è partita come concorso fra giardini, mentre a partire dalla seconda, scompare la competizione e subentra solo la disponibilità ad aprire ai visitatori il proprio spazio verde, che sia giardino o cortile o terrazzo.
Questo aspetto ha agevolato la partecipazione. Il giardino è qualcosa di intimo, condividere la propria “creatura” con altri, con cui prendere magati anche una tazza di caffè, stimola l’appassionato.
Il progetto per il parco è nato dopo? Com’è stato accolto dai cittadini?
Il progetto del parco ha avuto un iter travagliato. Nasce oltre 10 anni fa come Parco tematico della Terra Cruda, con l’amministrazione Muscas, sindaco predecessore, ma poi abbandonato.
Viene in seguito recuperato dall’amministrazione in carica, capitanata dal sindaco Pusceddu, salvando soprattutto le risorse messe a disposizione dalla Regione Sardegna.
Il progetto prevedeva la costruzione di un teatro e di altre strutture e servizi.
L’entrata in vigore del PAI, Piano di assetto idrogeologico della Regione, di fatto impedisce la costruzione di strutture in muratura, essendo l’area a ridosso del fiume Flumini Mannu.
Da qui l’idea di costruire un parco cittadino, privo di strutture, destinato a tutta la popolazione, dove poter leggere, rilassarsi, correre e far giocare i bimbi.
Un’area di 13.000 metri quadrati, che fa da filtro tra il costruito ed il fiume.
Per rispondere alla prima domanda, di sicuro cronologicamente nasce prima il progetto del parco, ma “sgorgano” entrambi dalla consapevolezza della funzione ambientale e sociale che ha la cura del verde per il benessere dei cittadini.
Progetti futuri?
Beh, visto che siamo a fine mandato e a giugno di voterà per una nuova amministrazione, si spera che chiunque vinca, curi e faccia crescere il Parco e che non muoia l’iniziativi di ’Giardini aperti’.
Da parte mia, ma anche da parte della collega, anche da semplici cittadine, ci occuperemo di sicuro dell’iniziativa e vigileremo sul Parco.
Durante la mattinata di sabato, dopo l’inaugurazione ed una visita guidata ed espositiva da parte dell’architetto Garau,
Nasce con l’intento di sensibilizzare la popolazione alla cura degli spazi aperti, sia pubblici che privati, fatto questo che porta dei benefici, sia in termini di decoro urbano, che di microclima ambientale.
Non trascurabile poi è anche il benessere individuale che si ottiene, se con passione, ci si dedica alla pratica del giardinaggio. Per Samassi, ma non solo, cercare di contrastare l’impermealizzazione dei suoli, lasciando a verde le superfici residue dell’edificato, ha anche una valenza di protezione del territorio.
Avete avuto difficoltà nell’invitare i cittadini a partecipare all’iniziativa?
Non abbiamo avuto difficoltà. Poiché Samassi è un piccolo centro, più del bando per partecipare, vale il contatto diretto con le persone, parlarci e spiegare l’iniziativa è stato uno dei nostri compiti.
La prima edizione è partita come concorso fra giardini, mentre a partire dalla seconda, scompare la competizione e subentra solo la disponibilità ad aprire ai visitatori il proprio spazio verde, che sia giardino o cortile o terrazzo.
Questo aspetto ha agevolato la partecipazione. Il giardino è qualcosa di intimo, condividere la propria “creatura” con altri, con cui prendere magati anche una tazza di caffè, stimola l’appassionato.
Il progetto per il parco è nato dopo? Com’è stato accolto dai cittadini?
Il progetto del parco ha avuto un iter travagliato. Nasce oltre 10 anni fa come Parco tematico della Terra Cruda, con l’amministrazione Muscas, sindaco predecessore, ma poi abbandonato.
Viene in seguito recuperato dall’amministrazione in carica, capitanata dal sindaco Pusceddu, salvando soprattutto le risorse messe a disposizione dalla Regione Sardegna.
Il progetto prevedeva la costruzione di un teatro e di altre strutture e servizi.
L’entrata in vigore del PAI, Piano di assetto idrogeologico della Regione, di fatto impedisce la costruzione di strutture in muratura, essendo l’area a ridosso del fiume Flumini Mannu.
Da qui l’idea di costruire un parco cittadino, privo di strutture, destinato a tutta la popolazione, dove poter leggere, rilassarsi, correre e far giocare i bimbi.
Un’area di 13.000 metri quadrati, che fa da filtro tra il costruito ed il fiume.
Per rispondere alla prima domanda, di sicuro cronologicamente nasce prima il progetto del parco, ma “sgorgano” entrambi dalla consapevolezza della funzione ambientale e sociale che ha la cura del verde per il benessere dei cittadini.
Progetti futuri?
Beh, visto che siamo a fine mandato e a giugno di voterà per una nuova amministrazione, si spera che chiunque vinca, curi e faccia crescere il Parco e che non muoia l’iniziativi di ’Giardini aperti’.
Da parte mia, ma anche da parte della collega, anche da semplici cittadine, ci occuperemo di sicuro dell’iniziativa e vigileremo sul Parco.
Durante la mattinata di sabato, dopo l’inaugurazione ed una visita guidata ed espositiva da parte dell’architetto Garau,
sono stati coinvolti i ragazzi delle scuole medie per la messa a dimora di alberi e piante della macchia mediterranea, al fine di sensibilizzarli all’amore per il verde e c’è chi ha messo volentieri le mani nella terra!
Nel pomeriggio del sabato, l’evento prevedeva un mini corso sulle semine, che sono stata invitata ad organizzare per stimolare l’attenzione dei cittadini.
Ho quindi preparato nei giorni precedenti le bustine dei semi, anche con l’aiuto di mia madre Lidia, con terriccio, argilla espansa e vasetti
ed ecco qua il banchetto del Furighedda gardening pronto per la lezione!
E’ stato un pomeriggio stimolante e molto simpatico perché hanno voluto partecipare anche i bambini!
Finito il corso….via!!
Si corre, letteralmente, per il tour dei giardini aperti al pubblico per poter scattare qualche foto!
Quest’anno i partecipanti sono ben nove! Segno che la passione e la voglia di condivisione si sta diffodendo!
E poiché i giardini sono tanti, ho dovuto scegliere una foto simbolo per ognuno di loro, ma vi invito a visitare la pagina di Facebook relativa all’evento ‘Giardini aperti 2017’, dove pubblicherò le tante foto scattate in ognuno di essi!
1. Margherita Piras, immancabile il suo cortile con la collezione di succulente e cactacee da far invidia ai più esperti appassionati del genere
2. Rosanna Manca, anche lei appassionata di succulente e cactacee e nel suo terrazzo si possono trovare strepitose fioriture mai viste!
3. Gian Franca Pola, Nel suo curatissimo giardino articolato e ricco di tante specie e varietà, soprattutto tropicali, mi colpisce sempre la zona orto, più naturale, sul retro della casa, che somiglia sempre di più ad un giardino all’inglese! ^^
4. Enedina Cocco, il suo giardino è sempre ricco di colori e fioriture annuali di piante autoprodotte, la sua maestria nelle semine e nella combinazione dei colori lascia sempre stupiti!
5. Dolores Pittau, vicina di casa e cognata di Enedina, anche nel suo giardino c’è tanto colore, ma mi ha colpito l’eleganza e le particolari striature della fioritura di un favoloso Amarillis
6. Mena Mancosu, ovvero energia pura! Nonostante un piccolo infortunio in inverno, il giardino risultava curatissimo in ogni minimo dettaglio! Le immancabili succulente della sua collezione lasciano sempre a bocca aperta!
7. Anna Elisa Cabiddu, il suo piccolo giardino è la dimostrazione che anche in un piccolo spazio si può creare bellezza e armonia fra spazio verde e dettagli
8. Marina Zara, una delle due nuove iscritte, quindi per me era una novità entrare nel suo giardino, piccolo ma ricco di deliziose fioriture colorate
9. Liberuccia Serra, la seconda nuova iscritta. Felice che abbia deciso di partecipare, sono rimasta letteralmente catturata dall’incantevole fioritura del glicine, posto all’entrata del giardino ad accogliere i visitatori!
Come avrete immaginato, è stato un bellissimo ed intenso weekend, all’insegna dell’amicizia, della passione per il verde e di nuovi stimolanti incontri!
Sono stata felice di appurare che l’iniziativa stia prendendo sempre più piede e l’entusiasmo sia diventato contagioso!
Spero che in futuro ci siano altre edizioni e ancora tanto fervore da parte degli abitanti, ma soprattutto che l’iniziativa sia un esempio per altre amministrazioni.
Per quanto mi riguarda sono soddisfatta del lavoro svolto, stanca ma felice!
Il calore dei partecipanti nei miei confronti e la bellissima esperienza, resteranno per sempre nei miei ricordi più belli!
Bonjour Tiziana ,j'ai lu avec beaucoup d'intérêt votre superbe article un travail fabuleux .
RispondiEliminaQuelle belle surface 13000mk ,les visites des jardins de Samassi à fait du bien au projet je vois toujours agréable les visites des jardins amies et voisins avec un café c'est un pur bonheur .
Que des années avant l'aboutissement de ce parc mais quel superbe endroit pour la balade .J'espère de tout cœur que fin juin la nouvelle administration seras un succès et vous allez suivre cela de près .
Passionnant les activités avec les enfants ,bravo a votre maman pour son aide à mettre les graines en sachets .
Merci pour les superbes photos des jardins de vos amies cela doit être des jardins merveilleux .
Fatiguer vous devez être mais heureuse du travail accompli..
Merci Tiziana pour cet article bien complet de cette fête a Samassi .
Bisous d'amitié .
Emmanuelle