Un anno al giardino medievale di Torino. L'orto e gli arredi
Bentornati al giardino medievale di Torino! Prima che si concluda il 2010 ecco l'ultima parte "introduttiva" sull'orto e i suoi arredi. (E per chi ha perso le puntate precedenti eccole qui, qui e qui!)
Particolari e non comuni sono i due pollai, quello a terra, trasportabile, con struttura in salice intrecciato e quello che io chiamo “sospeso”, che in realtà è appoggiato su tre ramificazioni di un tronco e vi si accede con una scaletta; le galline dell’epoca erano molto più sprintose delle nostre e vi assicuro che alcune specie antiche di galli ornamentali (che abbiamo ospitato per una manifestazione) non si sono fatte pregare e sono andate ben oltre, volando in cima alle nostre querce!! Purtroppo mi manca documentazione fotografica dell’evento, ma prima o poi li riporto quei bei galletti nell’orto.
Da quando mi occupo del giardino una delle ricerche più interessanti è quella dei supporti per le piante, sempre presenti nelle immagini dell’epoca, come queste
Erano utilizzati per favorire la crescita di piante rampicanti e vigorose o per ombreggiare e proteggere piante più delicate o talvolta più semplicemente per ornamento.
Arrivati nell’orto penso si capisca facilmente che è una delle zone più divertenti del giardino dove ogni anno, e nello stesso anno, succede di tutto.
L'orto medievale nel 2006
L’orto è costituito da
7 aiuole rettangolari una in fila all’altra, leggermente rialzate con assi di legno,
2 lunghe aiuole laterali, di cui una su due livelli rialzata in parte con cordoli di salice intrecciato e in parte con tronchi di castagno e l’altra delimitata solamente da tronchi appoggiati a terra.
Panoramica dell'orto nell'aprile del 2007 (si vedono 5 delle 7 aiuole)
Aiuola laterale con cordolo di salice intrecciato e contenimento in tronchi di legno
Il legno è presente in tutte le sue forme e consente di mostrare come si possa utilizzare per contenere le aiuole, modellare il terreno, costruire manufatti e arredi.
Un disegno molto semplice e pratico, oltre che in accordo con i documenti che descrivono orti medievali ordinati, rigorosi e sempre ricchi di ortaggi. Certo mi riferisco a orti monastici o “nobili”, come questo,
non ai veri orti dei contadini che dobbiamo immaginare come i nostri campi coltivati di oggi; e le persone comuni non badavano tanto alla forma, quanto alla sostanza…ridotta da tasse (la Decima ) e scarsa produttività. I testi parlano di produzione di 2 chicchi di grano per ogni chicco seminato, si arriva a 5 nel 1400 e oggi siamo oltre 30. Al giardino medievale cerchiamo di rimanere sulla quindicina!!!
non ai veri orti dei contadini che dobbiamo immaginare come i nostri campi coltivati di oggi; e le persone comuni non badavano tanto alla forma, quanto alla sostanza…ridotta da tasse (
Oltre ai cereali troviamo ogni genere di ortaggio: la fanno da padrone i legumi (lupini, ceci, fagioli africani, lenticchie, cicerchie), gli ortaggi da radice (rapa, scorzonera, carota, barbabietola) e da foglia (costine, rucola, cicoria, spinaci).
Ci sono pochi ortaggi da frutto (angurie, cetrioli, meloni), la maggior parte arriveranno dalle Americhe (pomodori, peperoni, zucche); mentre la melanzana, tonda, è di origine medio orientale!
Nell’orto ci sono anche alberelli da frutto, piccoli frutti e una pianta di alloro allevata così come illustrano le miniature dei Tacuina sanitatis, a forma di globo. Non so se davvero si presentasse così nei giardini-orti medievali ma sicuramente è bello educarlo e valorizzarlo in questo modo!
Sicuramente dedicherò un post a parte su come avviene la gestione dell’orto medievale, ma un piccolo anticipo riguarda l’importanza e il rispetto del ciclo vegetativo di ogni specie; ecco quindi un po’ di ortaggi …in fiore (momento inedito per l’orto ma fondamentale per ottenere i semi che daranno vita agli ortaggi dell’anno successivo!). Durante le visite racconto sempre questo aspetto, per me scontato, che per i visitatori è una verità “sconvolgente”: anche gli ortaggi fanno i fiori e nel Medioevo non esistevano i negozi di semi, che andavano raccolti dalle piante stesse!!
L’orto, come anche il resto del giardino, è ricco di arredi molti dei quali ho aggiunto negli ultimi tre anni grazie a tanti documenti, immagini e descrizioni antiche, ma soprattutto grazie agli artigiani che si prestano a riproporre questi oggetti, strutture e manufatti.
Ci sono pochi ortaggi da frutto (angurie, cetrioli, meloni), la maggior parte arriveranno dalle Americhe (pomodori, peperoni, zucche); mentre la melanzana, tonda, è di origine medio orientale!
Nell’orto ci sono anche alberelli da frutto, piccoli frutti e una pianta di alloro allevata così come illustrano le miniature dei Tacuina sanitatis, a forma di globo. Non so se davvero si presentasse così nei giardini-orti medievali ma sicuramente è bello educarlo e valorizzarlo in questo modo!
Sicuramente dedicherò un post a parte su come avviene la gestione dell’orto medievale, ma un piccolo anticipo riguarda l’importanza e il rispetto del ciclo vegetativo di ogni specie; ecco quindi un po’ di ortaggi …in fiore (momento inedito per l’orto ma fondamentale per ottenere i semi che daranno vita agli ortaggi dell’anno successivo!). Durante le visite racconto sempre questo aspetto, per me scontato, che per i visitatori è una verità “sconvolgente”: anche gli ortaggi fanno i fiori e nel Medioevo non esistevano i negozi di semi, che andavano raccolti dalle piante stesse!!
L’orto, come anche il resto del giardino, è ricco di arredi molti dei quali ho aggiunto negli ultimi tre anni grazie a tanti documenti, immagini e descrizioni antiche, ma soprattutto grazie agli artigiani che si prestano a riproporre questi oggetti, strutture e manufatti.
L’arredo principale è il capanno degli attrezzi realizzato con rami grossolani di salice intrecciato e tetto in paglia (originariamente di segale, sostituita nel 2009 con Phragmite, la cannuccia di palude), all’interno riponiamo gli attrezzi da lavoro, cesti, erbe a essiccare, ortaggi appena raccolti o semi. Noto spesso che i visitatori subiscono il fascino di questo capanno e non possono fare a meno di entrare e curiosare ed è per questo che ogni mese cambio l’allestimento e cerco di renderlo capanno vissuto!
Particolari e non comuni sono i due pollai, quello a terra, trasportabile, con struttura in salice intrecciato e quello che io chiamo “sospeso”, che in realtà è appoggiato su tre ramificazioni di un tronco e vi si accede con una scaletta; le galline dell’epoca erano molto più sprintose delle nostre e vi assicuro che alcune specie antiche di galli ornamentali (che abbiamo ospitato per una manifestazione) non si sono fatte pregare e sono andate ben oltre, volando in cima alle nostre querce!! Purtroppo mi manca documentazione fotografica dell’evento, ma prima o poi li riporto quei bei galletti nell’orto.
Da quando mi occupo del giardino una delle ricerche più interessanti è quella dei supporti per le piante, sempre presenti nelle immagini dell’epoca, come queste
Erano utilizzati per favorire la crescita di piante rampicanti e vigorose o per ombreggiare e proteggere piante più delicate o talvolta più semplicemente per ornamento.
Le forme che finora ho riproposto (ehm….non è semplice dare dei nomi!) sono:
a corona, costituita da rami di salice curvati e inchiodati,
a una, due o tre ruote, con un bastone centrale in castagno e le ruote in salice intrecciato,
a sediolina (ehm, dimenticata sotto la neve lo scorso anno!)
e a cono rovesciato in salice intrecciato montato su bastone di supporto.
Hanno approfittato di questi supporti piante di fagiolo africano, di pisello, di melanzana, di cetriolo e il passo verso il giardino ornamentale è stato breve. La felce “coronata” ne è dimostrazione!
Ovviamente se avete domande e curiosità su tutto quello che vi ho scritto finora fatevi avanti; se non si è capito...mi piace raccontarvi il giardino e questi post sono uno strumento prezioso anche per me!
Per concludere alcune fotografie del giardino sotto la neve che ben si adattano a questa stagione! Un momento intimo che vivo poche volte all'anno, mi rapisce sempre e, sembrerà strano, mi ha ispirato alcune delle idee migliori!
Un augurio di un sereno Natale a tutti! Edoardo
a corona, costituita da rami di salice curvati e inchiodati,
a una, due o tre ruote, con un bastone centrale in castagno e le ruote in salice intrecciato,
a sediolina (ehm, dimenticata sotto la neve lo scorso anno!)
e a cono rovesciato in salice intrecciato montato su bastone di supporto.
Hanno approfittato di questi supporti piante di fagiolo africano, di pisello, di melanzana, di cetriolo e il passo verso il giardino ornamentale è stato breve. La felce “coronata” ne è dimostrazione!
Quest'anno, come per gli altri giardini anche nell'orto sono stati inseriti un po' di vasi, proprio sopra le lastre di pietra della fontana costituita da una bella vasca in pietra (originale del 1884!)
Per questa volta sono buono e non mi dilungo troppo! Nei prossimi post finalmente vi svelerò un po' il dietro le quinte del giardino, soprattutto quello che è capitato nel 2010 anno di grande rivoluzione, sperimentazione e piacevoli sorprese.Ovviamente se avete domande e curiosità su tutto quello che vi ho scritto finora fatevi avanti; se non si è capito...mi piace raccontarvi il giardino e questi post sono uno strumento prezioso anche per me!
Per concludere alcune fotografie del giardino sotto la neve che ben si adattano a questa stagione! Un momento intimo che vivo poche volte all'anno, mi rapisce sempre e, sembrerà strano, mi ha ispirato alcune delle idee migliori!
Un augurio di un sereno Natale a tutti! Edoardo
Those chimneys and roof structures look like something out of a story book. What are those buildings used for today?
RispondiEliminaBellissimo post e ottimo suggerimento per un viaggetto!! Grazie mille!
RispondiEliminaCinzia
(cioccolatamara.splinder.com)
ho letto con piacere un altra puntata dedicata al giardino medioevale del Valentino e non posso fare a meno di complimentarmi vivamente con chi lo gestisce e cura amorevolmente! In occasione di Flor'09 dello scorso anno avevo preventivato una visita ma purtroppo il giardino era chiuso!!!
RispondiEliminaTutto sommato la prossima volta che deciderò di visitarlo saprò prima a chi rivolgermi...Bravissimo!
simonetta
Edoardo ha veramente tante cose da raccontare,
RispondiEliminale chiacchierate con lui sono sempre molto stimolanti, bisogna pungolarlo un po’ ma ne vale la pena.
Per lui non è solo lavoro, è vera passione…
E non stacca mai, in qualsiasi periodo dell’anno lo trovi sempre super-impegnato a far progetti.
Anche in questo periodo di riposo lui che fa?… va a caccia di semi a Londra e sul web setacciando tutti siti, si dedica a stilare l’index seminum del giardino medievale perché… tutti i giardini botanici seri ce l’hanno, vogliamo mica esser da meno…
Tra l’altro lo sapevate che il Giardino medievale di Torino è un caso abbastanza raro in Italia, anche gli inglesi non sono molto attenti al Medioevo giardinicolo. I francesi invece pare siano i veri maestri in questo campo (Edo, se ne hai voglia raccontaci qualcosa dei tuoi concorrenti)
Altro motivo per cui bisogna solleticarlo… sta ideando un nuovo giardino, sempre a Torino. Questa volta si tratta di Palazzo Madama che ha un piccolo spazio verde da progettare e organizzare. http://www.palazzomadamatorino.it/pagina3.php?id_pagina=39
Di questo nuovo progetto io so pochissimo... quanto è grande la zona? Anche in questo caso ci sono vincoli storici da rispettare?… credo un post sull'argomento sarebbe interessantissimo perché in questo caso si parte da zero.
Quindi spero tornerai presto su questi schermi, anche per svelarci il "dietro le quinte" del 2010: come riuscite a ottenere quei risultati, in quanti siete, qual'è il vostro impegno durante l'anno, quali i periodi più indaffarati, quali quelli di maggiore soddisfazione...
insomma, io pungolo, pungolo.... perché so che di cose da raccontare ne hai tante e i tuoi post sono sempre chiari, interessanti e piacevoli
Dirò semplicemente che il vostro biglietto è superbe con le sue fotografie che danno ancora una volta desiderio di visitare questo giardino meraviglioso, illico-presto!
RispondiEliminaBuona fine d'anno, sperando che siate passato molto un buono Natale !
A presto !
merci pour ce reportage complet ..et voilà une idée de visite pour 2011.. que je vous souhaite très bonne!!! bises à tous elfi
RispondiElimina@ Elfi e Cinzia: mi fa molto piacere che il giardino sia un valido suggerimento di visita! Fatemi sapere quando verrete!
RispondiElimina@ Aboutgarden: purtroppo l'anno passato il giardino ha chiuso a fine settembre perchè erano in programma un bel po' di lavori, proprio quelli di cui vi parlerò presto! Assolutamente ti aspetto alla prossima occasione che sarai a Torino.
@ Elephant's eye: gli edifici fanno parte del museo, alcuni sono abitati dal custode e dagli artigiani che hanno anche le botteghe, altri sono adibiti a biglietteria, sala mostre, sala didattica e anche i nostri uffici! Presto ci saranno anche un ristorante e un bar. Incredibile pensare che nel 1884 tutto è stato costruito per durare un anno!
(buildings are part of the museum. There are artisans shops and also their houses, like the guardian. Other buildings are used for ticket office, exhibition hall, didactics activities and for our offices too!
Soon there will be a restaurant and a bar....and everything would have lasted a year!
@Bambuuuuuuuuuu: alla faccia del pungolare!! Però si vede che conosci il "rischio" e quindi non ti preoccupi! Ebbene sì, in primavera nascerà un nuovo giardino nel centro di Torino, più precisamente nel fossato di Palazzo Madama, ben 1000 metri quadri di giardino di ispirazione medievale (guarda caso!!). Vi racconterò il progetto, come è nato, come l'ho sviluppato e le future fasi di realizzazione. Ancora devo rendermi conto di cosa avrò per le mani dal prossimo anno.
E potrebbe essere l'occasione per un'analisi del panorama italiano ed europeo di giardini medievali, in particolare quelli francesi per i quali una visita vale sempre la pena e di alcuni ho anche un bel po' di fotografie!
Grazie ancora per i commenti, sempre graditi!
Bravo Edo!!!
RispondiEliminaAnch'io aspetto di vedere e sapere qualcosa sui tuoi nuovi progetti, e perchè no, anche sui giardini medievali francesi.
Cerca, cerca...poi sarà interessante anche scoprire le differenze riguardanti le piante utilizzate. Ciao!
be.come vedi io mi perdo facilmente!!!ho voluto fare un giro nel tuo blog prima di andare a dipingere...quante idee che ho trovato in questo post..già ho incominciato l'anno scorso a trasformare il mio ortogiardinforesta e ora mi sono venute altre ideee...adesso vado davvero,altrimenti il vinarello non và certo avanti!!!ciaooo
RispondiElimina