Lanzarote: Playa Quemada e gabbiani – by Josie
Vedendo le temperature primaverili del post di Ty, mi è venuta nostalgia del caldo e del mare visto in agosto.
Siamo nella piccola isola vulcanica, Lanzarote, riserva della biosfera. Playa Quemada letteralmente significa “spiaggia bruciata”, ci sono tornata diverse volte mentre ero lì perchè invece di essere infestata dai turisti, era piena di gabbiani!
Erano vicini al mare e appollaiati sulle dune di sabbia scura e tiepida, mi ci sono rotolata anche io! Il mare dà un senso di libertà che ti rimette in pace con te stesso, ho passato il pomeriggio ad osservare il volo dei gabbiani contro il cielo.Dietro la spiaggia troneggiavano enormi pareti di lava, che parevano accendersi con la luce catturata dalle graminacee (che pennisetum!) e da altri cespugli.
Questo posto mi fa tornare alla mente le parole del gatto Zorba alla gabbiana Fortunata mentre cercava di insegnarle a volare..
“Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. E’ acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre dopo la pioggia. Senti la pioggia, apri le ali” miagolò Zorba.
La gabbianella spiegò le ali. “La pioggia, l’acqua. Mi piace!” stridette.
“Ora volerai. Il cielo sarà tutto tuo” miagolò Zorba.
Fortunata scomparve alla vista e l’umano e il gatto temettero il peggio. Era caduta giù come un sasso. Col fiato sospeso si affacciarono alla balaustra e allora la videro che batteva le ali. Fortunata volava solitaria nella notte.
“Bene Gatto, ci siamo riusciti” disse sospirando l’uomo.
“Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante” miagolò Zorba.
“Ah sì? e cosa ha capito?” chiese l’umano.
“Che vola solo chi osa farlo” miagolò Zorba.”
(da “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” – Luis Sepulveda)