Poppi! Che castello!–by Josie
Cari i miei signori Conti Guidi, certo che per il vostro castello, qui a Poppi, nel Casentino, non avete badato a spese!
Bei tempi i vostri, in cui non dovevate impazzire a montare un mobile ikea, senz’altro ideato da un sadico assetato di vendetta contro il genere umano!
Oppure sarà che questo severo signore dal naso un tantarello aquilino metteva paura a tutte le Gudrun che passavano di lì e le rispediva dritte dritte a Malmo?
Ser Evaristo si lambiccava l’alacre cervello con siffatte questioni mentre si preparava a solcare il maestoso ingresso del castello.. ma tu guarda che bel leoncino ci squadra da lì sopra…certo che quelli della walt disney non si sono inventati niente eh? that’s all folks! me l’immagino il Conte che lo dice dalla bifora..
I Conti Guidi, va detto, non erano per il minimal design tanto in voga oggi, nella corte interna del loro maniero si spreca una fioritura di stemmi, loggiato, frizzi, lazzi e cotillon da far invidia alla strega di Biancaneve. e a proposito di magie…quale incantesimo avrà fatto apparire tutti questi busti di donna in terracotta? le scale ne sono piene, come una pioggia di parole, di sogni fermati nella terracotta
Hanno un che di poetico e come sapete tutti, Evaristo era compagno di banco di quel bravaccio dell’Alighieri, a cui ha suggerito ben più di una rima, va detto!
Accantonando a fatica lo svolazzo poetico, prosegue la visita infilando il naso (non aquilino, tiè! dante, tu sse proprio bischero, vai a capì in quante porte tel sarai inserrato!) nelle stanze ai piani superiori. La Biblioteca, la Sala consiliare, gli affreschi così ben conservati, anche Evaristo si zittisce in ammirazione.
Poffarre, ma che succede in alcune sale? Volete dirmi che Merlino, il mio collega, ha scompigliato la bussola del tempo portando indietro quel che doveva stare avanti?
Che ideona, quel vecchio barbogio ci ha proprio azzeccato! Illuminate dalla luce colorata che filtra dalle finestre, si accendono le tele di artisti dei nostri giorni, il filo della bellezza non conosce l’usura del tempo
Alla fine di questa visita buffa al Castello, caro Conte, lasciatelo dire da codesto giullare, una robina che forse tu l’avevi già capita, ma via, a ribadirla non si fa mi’a peccato…
Piccola curiosità: che ci fa il busto di Dante vicino al castello dei Conti Guidi? Durante il suo esilio dalla città di Firenze, Dante venne ospitato per un anno (il 1310) presso il castello, pare che vi abbia composto il XXXIII canto dell’Inferno.
Bei tempi i vostri, in cui non dovevate impazzire a montare un mobile ikea, senz’altro ideato da un sadico assetato di vendetta contro il genere umano!
Oppure sarà che questo severo signore dal naso un tantarello aquilino metteva paura a tutte le Gudrun che passavano di lì e le rispediva dritte dritte a Malmo?
Ser Evaristo si lambiccava l’alacre cervello con siffatte questioni mentre si preparava a solcare il maestoso ingresso del castello.. ma tu guarda che bel leoncino ci squadra da lì sopra…certo che quelli della walt disney non si sono inventati niente eh? that’s all folks! me l’immagino il Conte che lo dice dalla bifora..
I Conti Guidi, va detto, non erano per il minimal design tanto in voga oggi, nella corte interna del loro maniero si spreca una fioritura di stemmi, loggiato, frizzi, lazzi e cotillon da far invidia alla strega di Biancaneve. e a proposito di magie…quale incantesimo avrà fatto apparire tutti questi busti di donna in terracotta? le scale ne sono piene, come una pioggia di parole, di sogni fermati nella terracotta
Hanno un che di poetico e come sapete tutti, Evaristo era compagno di banco di quel bravaccio dell’Alighieri, a cui ha suggerito ben più di una rima, va detto!
Accantonando a fatica lo svolazzo poetico, prosegue la visita infilando il naso (non aquilino, tiè! dante, tu sse proprio bischero, vai a capì in quante porte tel sarai inserrato!) nelle stanze ai piani superiori. La Biblioteca, la Sala consiliare, gli affreschi così ben conservati, anche Evaristo si zittisce in ammirazione.
Poffarre, ma che succede in alcune sale? Volete dirmi che Merlino, il mio collega, ha scompigliato la bussola del tempo portando indietro quel che doveva stare avanti?
Che ideona, quel vecchio barbogio ci ha proprio azzeccato! Illuminate dalla luce colorata che filtra dalle finestre, si accendono le tele di artisti dei nostri giorni, il filo della bellezza non conosce l’usura del tempo
Alla fine di questa visita buffa al Castello, caro Conte, lasciatelo dire da codesto giullare, una robina che forse tu l’avevi già capita, ma via, a ribadirla non si fa mi’a peccato…
Piccola curiosità: che ci fa il busto di Dante vicino al castello dei Conti Guidi? Durante il suo esilio dalla città di Firenze, Dante venne ospitato per un anno (il 1310) presso il castello, pare che vi abbia composto il XXXIII canto dell’Inferno.
L'Italia è un luogo ricco di storia, ad ogni angolo trovi delle bellezze.... mi verrebbe da dire machebelcastello, ma lo è davvero!!! E io segno....
RispondiEliminaChissà perchè... io che non scrivo ma vi leggo .... questo articolo mi ha proprio incuriosita. Domani me lo rileggo con calma e cercherò di capire meglio.
RispondiEliminaComunque una segnalazione della Josie ha sempre un suo perché :)
Poffare non lo sentivo dai tempi di Mister Magoo!! Ahahahahah
RispondiEliminaEvaristo devi ammetterlo il giorno mi era piuttosto ispirato e a naso ti ha portato in questa umile dimora! :)
Stupendo! Davvero, si respira un clima d'altri tempi, ma si sa, in Toscana a volte il tempo sembra essersi fermato....
Bellissima l'idea dei busti di donna con svolazzi poetici! *-*
Brava la nostra reporter d'assalto Josie! ^^
Un villagio molto bello !!!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=LUI6jcGdioE
che belle foto, complimenti. E il luogo è magnifico
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