Due giorni tutti sardi: SEUI - by Delia

Panorama di Seui col tempo grigio
Avendo l'impedimento di praticare il giardinaggio, ahimè, in questo periodo in cui il giardino avrebbe più bisogno dei miei interventi.... diciamo dimensional-riduttivi come le potature, mi sto dedicando a ciò che amo fare dopo il giardinare.... andare a zonzo!
Dopo il viaggio a Treviso con mia sorella Tiziana (ma di questo vi sta già parlando lei),  il 1 e il 2 novembre sono ritornata alle origini della mia terra, la Sardegna, andando a visitare due paesi dell'entroterra, e precisamente nella Barbagia di Seulo: Seui e Sadali.
In autunno nelle varie Barbagie (eh si, ne esistono diverse, andate a cercare) si svolgono a rotazione ogni week end delle sagre agroalimentari, abbinate anche a varie dimostrazioni di lavorazioni artigianali di vario genere,  e che vengono inquadrate col nome di "Cortes  apertas", cioè cortili aperti. Tantissime persone aprono le porte delle loro case ai turisti curiosi, dandosi da fare per far conoscere i prodotti del territorio, le vie si riempiono di vitalità in un periodo dell'anno dove il turismo in genere viene meno, dopo l'estate.

A Seui vi si svolge però un'altra manifestazione, Su Prugadoriu, legata al giorno dei morti e al culto delle anime. Come per Halloween in alcune parti del mondo, in Sardegna, soprattutto nel Nuorese, esiste da tempo l'usanza per i bambini di bussare di casa in casa a chiedere un'offerta per le anime inquiete del Purgatorio e lenire così le loro pene.
Tessitrice all'opera


Alcuni arredi del passato, con copricapo femminile con i colori tipici di Seui



Artigianato....
E così, per curiosità, ho girato per le strade tra la gente, osservando e fotografando.... c'era tanto per me di interessante, innanzitutto Seui strutturalmente è un paese arroccato su un costone montuoso, di conseguenza strade e case sono particolari, con piante ridotte e sviluppate in altezza, ma... un attimo: se su una strada la casa pareva avere solo due piani, sulla parte retrostante capitava di trovare altri due o tre piani! So che la cosa può per molti sembrare banale, ma abitando in una città la cosa non è poi così scontata.
La pietra scistosa grigia e scura posata di piatto caratterizza le case antiche, piccole finestre e portoni di legno con sopraporta in ferro consumati dal tempo.... la storia si palpa in ogni angolo, Seui ha vissuto un passato ottocentesco molto intenso, a partire dal fatto che una delle prime miniere sarde, e precisamente di antracite, è stata scoperta proprio in quel territorio, ed i musei presenti (ben cinque!) testimoniano altre presenze importanti, come uno dei fondatori di un partito popolare sardo, o ancora la colonizzazione spagnola con il carcere, e la palazzina Liberty, passata di mano in mano ai signori in vista del paese. Ma c'è pure la casa della strega, una donna del luogo inquisita nel '500 per stregoneria.... Vi rimando al sito dove potrete trovare le notizie necessarie nel caso voleste farci un salto..... io posso dirvi che la Casa Farci e il Carcere spagnolo mi hanno intrigato assai...
Cortile del Carcere Spagnolo






Una nota a proposito dei vari musei di Seui: sono gestiti da una Cooperativa, S'Eremigu, composta da ragazzi veramente in gamba che per passione si sono documentati e attivati nel recuperare e rimettere in piedi il passato del luogo, facendo il possibile e l'impossibile perchè tutto ciò funzionasse, a volte un po' controcorrente e con umiltà. Renderli orgogliosi del loro lavoro facendogli i complimenti per la loro pazienza e disponibilità mi sembra il minimo.... e ovviamente non potevo sottrarmi alla chiacchierata con uno di loro, che mi fornirà qualche foto delle testimonianze presenti nei vari musei (niente foto, purtroppo!) e che io pubblicherò appena le avrò.
Stendardi presenti nella Chiesa di Santa Maria Maddalena

 Inframmezzata durante la giornata, c'erano alcune rappresentazioni, ad esempio la caccia al cinghiale con relativa cattura e sottomissione dell'animale, suoni tipici della mia terra come le launeddas ma anche la fisarmonica, e ragazze in costume che accennavano i passi del ballo.
Manca ora tutta la parte godereccia della manifestazione..... tanti i punti dove era possibile effettuare degustazioni gastronomiche, a pagamento e non. Castagne, Coccoi prena, frittelle di cipolle, culurgionis (una pasta ripiena di formaggio e menta, tipica della zona dell'Ogliastra e dintorni)  in tutti i modi, e alcuni piatti tipici offerti come pranzo, come gli spezzatini di cinghiale o la pecora in cappotto, senza dimenticare i vari tipi di dolci.... io sono andata in visibilio per il croccante della sposa, una specie di Gateau di mandorle sottile che si mangiava con troppa facilità, ahimè per la linea..... Insomma, ce n'era per tutti i gusti!
Riguardo la parte "verde" di Seui, beh, essendo un paese di montagna, i giardini non sono tanti e stanno all'estremità del paese, mentre nelle vie interne vasi di fiori vengono posti sugli usci e ritirati d'inverno, al riparo dal freddo e dalla neve. Qualche facciata semiabbandonata presentava felci e sedum, che secondo me arricchivano il fascino... ma il paese è comunque circondato dal verde, intorno boschi di lecci, castagni, aceri colorati d'autunno ci hanno accolti prima dell'ingresso al suo interno.
La passeggiata, non sempre facile per me per via delle tante salite, è stata gustosissima e si è protratta fino a sera, avendo come sottofondo musicale un coro nato casualmente tra quattro cantori, un'aria tratta dall'Ernani di Verdi!




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