Il Nano Malefico–by Josie

Nano Malefico
Ora, è vero che prima di fare della facile ironia sui giardini altrui, bisognerebbe prima considerare il proprio..
E’ noto a tutti l’antico detto “De gustibus non disputandum est..”
Lo sanno anche i ramarri che un tocco di colore non ha mai fatto male a nessuno..
MA.

Ma ogni tanto c’è che, mentre sono a zonzo, mi salta addosso quella scimmia dispettosa di Evaristo, che da dietro la spalla si mette a indicare con il ditino… “ma guarda quello..!!!” e giù a ridere come due tonni! (e a immortalare di nascosto con la macchinetta fotografica).
Per cui, onde non sentirmi troppo perfida, vengo qui a esporre anche a voi il bottino fotografico e vi domando: sono solo io che manifesto violenti sfoghi cutanei alla vista della carrellata di nani in multicolor? e le girandole? e il festone che strozza il povero alberello? No, ditemi…
Ma quel dì doveva essere particolarmente fortunello, perchè a breve distanza ecco di nuovo un allestimento degno di un pusher:

i nanetti stavolta sono spalleggiati da navigatissimi rospi e hanno un discreto arsenale di sassi da tirare nella fronte ai curiosoni ficcanaso… io ed Evaristo siamo scappati in tempo!
Sarà finita la perigliosa avventura? Certo che no.

Qui abbiamo una tripletta di nanacci che fanno da paggi a un’insolita razza di cane: il Biancaneve (dovevo intuire qualcos’altro da questo nome?). Ma soprattutto… la cuccia… perchè?
Il cuore sballottato, la macchinetta scattava che manco un paparazzo…quando a un certo punto…
Cosa avrà voluto dirmi il Nano Malefico?
nano tie
ps: se qualche lettore dovesse riconoscere il proprio giardino nelle foto di cui sopra, chiedo venia sin da ora e mi offro per strappare erbacce a schiena bassa. Anzi, si offre Evaristo… tiè! (come diceva il nano…)

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