Agosto: la sete in giardino - by Delia

Libertia grandiflora
La mia regione (la Sardegna), si sa, ha sempre avuto il problema della scarsità idrica nella stagione estiva. In alcune zone più di altre, dove l'approvvigionamento idrico dipende da piccoli bacini di raccolta di acque piovane che col caldo tendono a prosciugarsi senza avere la possibilità di allaccio alla rete idrica comunale o regionale.
Quest'anno le piogge sono state piuttosto scarse e soprattutto non piove seriamente dal mese di aprile, quindi l'invaso del condominio dove ho il giardino è agli sgoccioli.

 Risultato: nel mese di agosto si è passati da un razionamento di 16 ore settimanali (che sono pochissime!) ad 8 ore (praticamente niente!). Morale della favola: si devono fare delle scelte, soprattutto se in casa ci sono ospiti. Si dà la precedenza alle cose più importanti, sacrificandone altre... nel mio caso, il giardino. Ed ecco i risultati di scarse innaffiature... come si suol dire, arrangiati! Le foto che metterò qui di seguito non son fatte per i giardinieri deboli di cuore, per cui... attenti, eheh!
Anemone japonica a snistra, e stipa a destra
 E' una sofferenza per me, che già avevo le mie difficoltà a svolgere la manutenzione a cui lo avevo abituato (peraltro già scarsa), vederlo ridotto in queste condizioni: solo quattro ore il martedi e quattro il venerdi, in cui gli innaffiamenti sono partiti in sequenza varie volte ma senza esagerare per poter contemporaneamente far riempire i serbatoi con la poca pressione.
Pelargonium, rose e peonia
Tante sono le piante perse, e altre sono in procinto di andarsene all'altro mondo: non posso fare altro che guardarle e sperare che resistano... vi risparmio le desolanti visioni d'insieme che mostrano la sofferenza generale, giusto una per darvi l'idea dell'aridità del terreno. Sembra pure molto verde, ma dalla foto non si distinguono i particolari.
Persino il miscanthus è in sofferenza...
Questa situazione mi dà comunque modo di notare la resistenza di alcune piante rispetto ad altre. Per esempio, so che per alcune, come l'Erigeron, basta tagliare la parte aerea, dare una bella innaffiatura abbondante e si riprende alla grande, ma purtroppo per la Abelia a fiore bianco non sarà così, anche perchè era di impianto recente. Le rose hanno le foglie praticamente ustionate dal sole, forse qualcuna la perderò.
 Iris japonica, Claire Matin e gli inconsistenti grappoli d'uva
E che dire della vite? e del fico? senz'acqua la prima ha prodotto dei grappoli così scarsi che sono stati snobbati persino dagli uccelli, e il secondo non ha dato praticamente frutti, saltando a piè pari il primo taglio e producendone un secondo scarso e con i pochi frutti secchi. Idem per i susini, pochi frutti e per giunta intaccati dalla mosca, che li ha trovati senza difese.
Vite, rosa Cesar ed Erigeron Karvinskianus...mai visti così!
Del Carex non mi preoccupo, è un'altra di quelle piante che non muore così facilmente, si riprenderà sicuramente. Per l'Hemerocallis forse è necessaria qualche innaffiatura in più in loco.
Hemerocallis a sinistra dell'obelisco e Carex Evergold
 E i Berberis... il piu grande subisce l'attacco del sole ma sembra resistere abbastanza bene, forse gli innaffiamenti arrivano bene, i piccoli in gran parte si sono seccati, non so se riuscirò a recuperarli.... l'edera non è assolutamente un problema, anzi!
Berberis  a sinistra e in basso, ed Hedera
Succulenta e Abelia, la prima si riprenderà, la seconda...no
Rosa e un tratto dell'aiuola dove si è seccato quasi tutto...

Per il momento non ho voluto potare nulla per non perdere quel poco di vita a cui la pianta faticosamente è aggrappata , ma avrò proprio un gran bel lavoro da fare!
Ora che il periodo di gran caldo va a scemare, che verrà giù qualche acquazzone di fine stagione e ci sarà il ripristino degli innaffiamenti quotidiani, avranno la possibilità di riprendersi... dai, resistete ancora un po', e speriamo in un autunno piovoso!

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