Favignana: Cala Rossa–by Josie
In questo inizio di primavera troppo piovoso, voglio mettervi un po’ di voglia di estate con un altro post marinaro!
Oggi vi porto a Favignana, nelle Isole Egadi, nella bellissima Cala Rossa.
Rossa di nome, azzurrissima e abbagliante nei fatti, la Cala prende il nome dal sangue che vi si riversò durante le guerre puniche.
Da terra ci arrivo percorrendo uno stradello sterrato, con abile slalom fra le buche e incontri con degli individui poco raccomandabili, direi proprio…dei maiali! ahahahaahaah!!
Si arriva alti alle spalle della Cala, le formazioni scolpite delle rocce non sono altro che la traccia delle antiche cave di tufo di Favignana (che poi non sarebbe tufo, ma una calcarenite, il tufo è di origine vulcanica).
Scendere verso la cala è un bel rebus! Il mio fiuto esplorativo poi mi ha consigliato di farlo in ciabatte… –.-
alle spalle dello stretto passaggio fra le rocce, si vedono bene le tracce lasciate dai cavatori, persino l’impronta di una scala.
L’acqua invitante si fa desiderare, la mia agilità sugli scogli pure. La passeggiata procede a ritroso fino a riguadagnare lo stradello e proseguendo il festival della buca, arrivo ad un altro punto panoramico, il Bue Marino, dove si vede uno degli scivoli intagliati nella roccia e adoperati per far scivolare i blocchetti di pietra sulle imbarcazioni
mentre mi domando come avranno fatto i coraggiosi a scendere di sotto, mi immagino “e se su questo scivolino…ci si facesse una scivolata??” Scivolata solo immaginaria, visto che sono ancora qui a raccontarvi le mie spedizioni marine.. peggio per voi!
Oggi vi porto a Favignana, nelle Isole Egadi, nella bellissima Cala Rossa.
Rossa di nome, azzurrissima e abbagliante nei fatti, la Cala prende il nome dal sangue che vi si riversò durante le guerre puniche.
Da terra ci arrivo percorrendo uno stradello sterrato, con abile slalom fra le buche e incontri con degli individui poco raccomandabili, direi proprio…dei maiali! ahahahaahaah!!
Si arriva alti alle spalle della Cala, le formazioni scolpite delle rocce non sono altro che la traccia delle antiche cave di tufo di Favignana (che poi non sarebbe tufo, ma una calcarenite, il tufo è di origine vulcanica).
Scendere verso la cala è un bel rebus! Il mio fiuto esplorativo poi mi ha consigliato di farlo in ciabatte… –.-
alle spalle dello stretto passaggio fra le rocce, si vedono bene le tracce lasciate dai cavatori, persino l’impronta di una scala.
L’acqua invitante si fa desiderare, la mia agilità sugli scogli pure. La passeggiata procede a ritroso fino a riguadagnare lo stradello e proseguendo il festival della buca, arrivo ad un altro punto panoramico, il Bue Marino, dove si vede uno degli scivoli intagliati nella roccia e adoperati per far scivolare i blocchetti di pietra sulle imbarcazioni
mentre mi domando come avranno fatto i coraggiosi a scendere di sotto, mi immagino “e se su questo scivolino…ci si facesse una scivolata??” Scivolata solo immaginaria, visto che sono ancora qui a raccontarvi le mie spedizioni marine.. peggio per voi!