Giardino Stibbert a Firenze–by Josie


Qualche tempo fa ho preso un interessante libricino di Paola Maresca su “I Giardini di Firenze”.
Leggendo qua e là fra le pagine, mi ha incuriosito la passione da collezionista di Federico Stibbert che lo ha portato ad ospitare nella sua villa di Firenze una vastissima raccolta di armi ed armature di varie culture e periodi storici. Oggi tanta ricchezza  è visitabile presso l’omonimo Museo. Ma fuori, avvolto nel silenzio, c’è anche il Giardino..


Il parco è principalmente percorso da viali, camminamenti, vialetti, disseminati di sculture che rappresentano le deità come Diana, dea della caccia e della luna, Serapide, Giunone, Apollo e Asclepio, dio della medicina e della resurrezione.
 
Dalla facciata posteriore della Villa si apre uno spazio ordinato che poi, attraverso scale, scende di quota, fino ad arrivare ad un primo spazio orlato dal gorgoglio dell’acqua e da una vegetazione ricca.



Questo giardino è pervaso da un’impressione di frescura e mistero, è molto “verde”, nel senso che presenta poche fioriture (qualche iris, rose “Old Blush” e gli estesi e profumati caprifogli lungo il confine).
 

Vi è anche uno specchio d’acqua con un tempietto egizio. Dal libro della Maresca, leggo che questa struttura è allineata lungo l’asse ovest-est con l’accesso da terra situato a ovest, in modo che chi vi entri abbia di fronte a sè il sole che sorge.


Tutti questi richiami esoterici sono stati voluti da Stibbert che faceva parte di una confraternita massonica, la Concordia. Il tempietto è un richiamo all’Egitto, luogo d’origine della confraternita.
Riporto la parte conclusiva del capitolo dedicato al giardino Stibbert “il tempietto rimanda ad una sacralità antica. E’ la meta del Pellegrino che procede attraverso le acque, dove acqua è allegoria della purificazione, ma rappresenta anche l’infernale Stige, il fiume Infero, come a dire che non c’è rinascita e trasformazione senza la morte iniziatica, intesa come profondità di luce, a cui allude il simbolismo del parco”.


Un’idea molto bella, quella della rinascita attraverso la purificazione della natura. Ma sono gli alti alberi che trasmettono questa sensazione di forza vitale.
 
Vi lascio con una piccola chicca, qualche scatto delle bellissime antiche armature giapponesi e delle scintillanti katana.


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