A scuola di bolle - by Delia


E' un periodo in cui mi piace conoscere, sperimentare e quando Mara mi ha proposto di partecipare ad un appuntamento organizzato dalla sua Associazione per la creazione di saponi vegetali artigianali l'idea mi ha solleticato parecchio.

La sua Associazione no profit si chiama Punti di Vista e io l'ho conosciuta grazie ad un progetto riguardante i ragazzi e il desiderio di  metterli a contatto con la natura, ma il loro discorso è più ampio, abbraccia la sostenibilità ambientale, l'arte, la cultura, la cittadinanza attiva e molto altro attraverso la curiosità e il gioco, ed è rivolto a tutte le età.



 Recentemente, insieme ad un'altra Associazione, la Libriforas, è nata una community, Rivos, che "accoglie soggetti del Terzo settore (associazioni, cooperative ed enti no profit) e professionisti che nei confronti di questi ultimi prestano attivita intellettuale.

La volontà di Rivos è di stimolare l'incontro e la collaborazione e sostenere la progettazione partecipata. È stato attivato uno spazio di coworking a Cagliari per aprire le porte a varie realtà culturali in un ambiente creativo e dinamico".

Torniamo a noi....

"Appuntamento con i tè creativi - Laboratorio di Sapone" è un minicorso per imparare a realizzare dei saponi vegetali di tipo artigianale. Marika la maestrartista algherese di Cera una Bolla ha spiegato a me e alle altre ragazze il procedimento con molta semplicità, dividendolo in parte teorica e parte pratica.

























Ognuna di noi aveva anche per iscritto ciò che Marika ci stava illustrando. La ricetta per realizzare i saponi è facile, se non fosse che si deve maneggiare la soda caustica, che tutti sappiamo essere pericolosa per gli effetti che produce.

Si lavorano tre ingredienti: acqua, soda caustica e un grasso, che può essere saturo o insaturo; noi nello specifico abbiamo utilizzato olio di oliva. Come precauzione, indossavamo guanti, mascherina e occhiali, e l'attrezzatura a disposizione erano:
-  una bilancia
 - un cucchiaio di legno e un minipimer
-  una ciotola per pesare la soda
 - una spatola per dolci, un'altra per tagliare il sapone una volta solidificato
 - un termometro da cucina
 - carta da forno e contenitore per contenere il sapone ancora liquido, che può essere di legno, un  contenitore in tetrapack o stampo in silicone
 - una coperta
 - pellicola per alimenti.

Per un buon sapone è importante che tipo di grasso si intende utilizzare. L'acqua costituisce sempre il 30% del peso dei grassi, mentre la soda varia in base ad un coefficiente di saponificazione, detto SAP.

Per semplificare, per un Kg di olio di oliva ci vogliono 300 grammi di acqua e 134 grammi di soda caustica (coeff. 0,134). Non sto a parlarvi pure dello sconto della soda, troverete sul web le varie indicazioni.

Una cosa che ho imparato è che è fondamentale ricordarsi che è la soda ad essere versata nei liquidi da utilizzare e non il contrario, pena una reazione chimica decisamente pericolosa!

Qua sotto le varie fasi di lavorazione

 Pesare l'acqua, pesare la soda, versare la soda LENTAMENTE nell'acqua, mescolare col cucchiaio di legno e lasciare agire all'interno di un contenitore per motivi di sicurezza.

Il composto raggiungerà immediatamente la temperatura di 100 gradi, poi lentamente si raffredderà. Nel frattempo si pesa l'olio e, passati una decina di minuti si verserà sempre LENTAMENTE il composto della soda nell'olio mescolando col cucchiaio di legno.

Si passa poi all'uso del minipimer  frullando finché non comincia ad addensarsi e raggiunge la fase "nastro".



 Eravamo in 20, divise in piccoli gruppi. Il mio era un trio e le foto sono riferite al nostro lavoro.
Noi abbiamo fatto la parte chiara, che prevedeva solo l'aggiunta della fragranza di arancia, mentre le nostre vicine avevano la paprika e la cannella, più la cannella come fragranza.

Una volta arrivato alla densità giusta, si è versato il composto diviso a metà e in contemporanea con le ragazze vicine procedendo da sinstra a destra e viceversa entro un contenitore in legno rivestito di carta da forno. Infine come decorazione finale dei chiodi di garofano.
I pigmenti, gli olii essenziali, le farine, argille ecc possono essere scelti a piacimento, e come decori persino i boccioli dei fiori, ad esempio quelli della rosa. Mi sarebbe piaciuto fossero sul blu, magari il profumato mirto ed ebano...
 Con un bastoncino di legno si crea una sorta di disegno procedendo da sinistra verso destra andando in alto e in basso. Infine come decorazione finale dei chiodi di garofano e si copre con della pellicola per alimenti e una coperta per tenere il sapone al caldo per almeno 24/48 ore, tempo necessario affinchè si solidifichi.

Questa è una fase importante, detta GEI, in cui il sapone diventa migliore se lo si mantiene caldo.


Una volta solidificato, il sapone è pronto per essere tagliato (o estratto dagli stampi), disponendo le fette ben separate in vassoi e lasciate all'aria ma non all'umido per 4/6 settimane.

 Eccoci, sotto lo sguardo vigile della nostra maestra Marika
 L'appuntamento prevedeva anche una merenda finale a base di tè e torte vegane preparate da Francesca di Punti di Vista e zia Ninni'.
E' stato interessante, mi sembrava quasi di aver preparato un dolce, tanto era invitante....Seguirò anche se non so se potrò parteciparvi anche le altre inziative future che ci saranno senz'altro. In queste settimane si svolgerà ad esempio il laboratorio della ceramica in dieci lezioni.

Un'ultima cosa: vorrei fare i complimenti a Marika per il corso, ma anche per il confezionamento e la linea grafica dei suoi bei saponi!

Qui sotto i link di riferimento qualora voleste dare un'occhiata...
Punti di Vista
RIVOS Coworking
Cera una bolla
Libriforas


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