La salitella della panchina – by Josie

(ovvero Josie, dopo tanta piovosa attesa, finalmente si gode le fioriture delle Iris messe a lato della salitella)
Quando siamo arrivati, la salitella non era nemmeno praticabile, invasa com’era di rovi intricati ai prugnoli selvatici. Il primo autunno ci siamo dedicati alla pulizia, sarebbe meglio dire alla lotta senza quartiere ai rovi! Rovi?…rovi un ciufolo!! Non si posson chiamare rovi, liane lunghe una decina di metri, dotate di volontà propria, che butt
ano nuove possenti radici non appena toccano terra e si attorcigliano attorno alle braccia e alle gambe dell’incauto che si avvicina loro armato di sole cesoie…
Meditando se comperare un lanciafiamme e scoprendo sempre nuovi improperi, siamo alla fine riusciti ad avere ragione delle bestiacce…
Così si presentava la salitella ai tempi del Regno del Rovo..ecco, vabbè si vede poco, solo una massa compatta di vegetazione
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All’inizio la mia idea era quella di fare un bel percorso costeggiato da morbidi cuscini di rose moschata, infatti il primo anno per prova ci misi la Rosa Prosperity e la Rosa Felicia, puntualmente apprezzate e smangiucchiate dai caprioli…AARGH!! Accantonata allora l’idea delle rose, mi son buttata sulle lavande (adorate!), le scabiose, le salvie e ovviamente..IRIS!
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Per la salitella, ho usato i toni degli azzurri e del giallo chiaro, si comincia con Vertigine di un delicatissimo crema soffuso di giallo che col sole schiarisce fino al panna. L’idea era quello di accostarlo a degli iris xiphium hispanica sull’azzurro ma, chiaramente, il vivaista mi ha bidonato mandandomi quelle urende iris hollandica color brandy, tsè! Fanno capolino nella foto anche la Salvia nemorosa Caradonna e la Salvia sylvestris Rose Rapsody. Sui toni dell’azzurro invece ha mantenuto le aspettative l’iris Cascade Springs, fra gli ultimi a fiorire.


Salendo, vicino alla lychnis, troviamo l’iris Aunt Lucy e gli allium caesium che si apprestano a fiorire

Quest’anno le rose moschata messe per prova hanno fatto una bella fioritura, specie la candida Prosperity (ma dico io, una volta che ho accantonato l’idea delle rose per colpa dei caprioli, quelli non si fanno più avanti, non assaggiano nemmeno un petalo??? Giardino, lo so che c’è il tuo zampino!)

Siamo di nuovo ad un azzurro delicatissimo, con l’iris Skyblaze che si accosta alla rosa Felicia. Vicino alla rosa Prosperity sembrano quasi risuonare le campanelle della scurissima Sarastro, una delle mie campanule preferite!


Accanto alla Prosperity, un gruppo di Salvia nemorosa Caradonna, adorata da api e farfalle. Dal lato non ancora piantumato, scorgiamo una spontanea molto carina, coi suoi allegri calici giallo vivo, sarà forse un piccolo Helianthemum?

Si ha poi la parte antistante la panchina di legno

Lo sbarazzino Smiling Faces sembra svolazzare fra le spighe della Salvia; la forma del fiore non è grandissima ma l’arricciatura delle ali è deliziosa!

L’elegante Whisfull thinking esibisce il suo delicato azzurro polvere, richiamando i toni di Altamarea, che fiorisce in anticipo.

Il meraviglioso Suspicion risplende quando il sole lo attraversa e rimane interessante anche in ombra, con le delicate sfumature tra il crema e il lilla scuro

A chiudere la carrellata di iris, il generoso Piero Bargellini che, pur essendo solo al primo anno di impianto, si è ricoperto di fiori!

Si preparano ora le fioriture delle erbacee (tra cui scabiose, veronica, gaura, altre campanule) e delle lavande… al prossimo appuntamento seduti a chiacchierare sulla panchina di legno!
Giardino: “Qualcuno ha il coraggio di dirle che le iris azzurre a me son sembrate tutte uguali?? Hihihihihih!!!”
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