Un anno al giardino medievale di Torino (1^parte)


Spero vi faccia piacere condividere con me un anno pieno di novità, duro lavoro e soddisfazioni che scaturiscono da un piccolo giardino, il giardino medievale di Torino.
 Il giardino ad aprile del 2010
 
Prima però una premessa e un po’ di storia…a puntate.

Io, Edoardo, mi occupo ufficialmente di questo giardino dal 2005, anno in cui ho iniziato i primi lavori di revisione e restauro che hanno cambiato volto a questo verde “segreto” della città e consentito nel 2007 di aprire il giardino al pubblico con un biglietto esclusivo, una segnaletica “discreta” ...

 Il cartellino del finocchio con una descrizione della pianta del XIV secolo tratta dal "Liber ruralium commodorum" di Piero De' Crescenzi

...e lasciando tutto il tempo necessario per stare in giardino, curiosare, leggere, riposarsi e renderlo così meno segreto, più vivo
In precedenza al giardino si accedeva dalla Rocca con una rapida, rapidissima visita accompagnata; per me una sofferenza vedere e sapere di visitatori inconsapevoli catapultati dietro una guida sprint che talvolta “dimenticava” di aprire la porta di accesso e….di corsa verso l’uscita! 

Bambini in fila durante la visita al giardino nel 2006 (immaginate la stessa fila...di adulti!)
 
Ora una delle soddisfazioni maggiori è sbirciare i visitatori in giardino che chiacchierano, discutono, cercano una pianta, aspettano il momento migliore per una fotografia e….e poi non resisto! Esco allo scoperto, attacco bottone e mi godo anche io un po’ di chiacchiere con loro!!

Dove si trova il giardino?... e come ci sono arrivato!
Ci troviamo all’interno di un complesso architettonico molto particolare, il Borgo Medievale di Torino,
Il Borgo Medievale visto dal lato del fiume Po

 costruito nel 1884 per la sezione d’arte antica dell’Esposizione Universale, con la Rocca (la parte vera e propria del museo con tutte le stanze allestite), le vie, case, fontane, botteghe a imitazione di un villaggio del 1400. Qui la visita virtuale.
La Rocca Medievale
Il giardino arriva molto tempo dopo, tra il 1998 e il 2000, e nasce in una zona retrostante le case e il castello in passato adibita a orti per il custode e per gli abitanti (...si al Borgo hanno vissuto molte famiglie e tuttoggi è abitato!)  
Strano che l'architetto Alfredo d'Andrade, ideatore del Borgo che in Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria ha curato i restauri di numerosi castelli, non avesse pensato di realizzare anche un giardino e meno male ci ha pensato qualcun'altro 100 anni dopo!

Il Borgo e la Rocca visti dall'alto nel 2000 con il neonato giardino (cerchiato in rosso sulla destra)

Incontro il giardino sulla mia strada nel 2003 quando il caso ha voluto che svolgessi il servizio civile per i musei della città. Non persi l’occasione quando, da agronomo neolaureato, mi dissero “Puoi andare a controllare il giardiniere che lavora al castello medievale cosa sta combinando? Se puoi dargli una mano ti ringraziamo perché non sappiamo neanche che cosa debba fare"
.....fffssssssssshhhhh, ero già lì
Un operatore museale svogliato mi indica un'impervia e selvaggia scaletta (troppo faticoso indicarmi l'ingresso principale) e scopro un Giardino delle Delizie, poi un Giardino dei Semplici e infine l'Orto.


In un solo colpo intravedo la possibilità di studiare e coltivare piante ornamentali (come le rose), spontanee, officinali (come la melissa), ortaggi e piante da frutto (come il nespolo europeo). 
Rosa canina (con ospite)

Melissa (Melissa officinalis)

Nespolo europeo (Mespilus germanica)

I metri quadri non sono tanti ma non mi preoccupo di ciò! Saprò sfruttare ogni CENTIMETRO quadrato! ... (continua)

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