A Roma, tra rose e civette–by Josie
La voglia di primavera è così tanta che è mai possibile che veda tralci di rose anche sui muri?
Mi stropiccio meglio gli occhi.. ma guarda, rimangono lì!
Queste rose così morbide sbocciano anche se siamo ancora in gennaio.. e ce ne sono molte, intrecciate come se volessero avvolgermi, qui, sulla cupola di questa minuscola stanza..
Le rose catturano e si illuminano di questa insolita e calda luce invernale, sono come piccoli tesori in questi ancor più piccolo corridoio.
E le lumachine? si arrampicano nella loro lenta danza sulla panchina.. siete voi Satiri che fate capolino dall’alto ad aver rubato il loro nastro d’argento?
Ci sono anche trifogli, spuntano da terra, si raccolgono a mazzolini sulle pareti, fermati in un attimo, come sospesi, da questa misteriosa luce verde.
Forse sto curiosando troppo qui dentro, ho attirato l’attenzione di questi pavoni, di certo sono i guardiani di questa strana casa..
..o forse no? lo spirito che custodisce la magia di questo posto, sei tu, ti ho intravisto piccola Civetta, abitante della notte, eccoti lì!
mi è scappata? e invece no..è andata a posarsi sulla porta, a dare il benvenuto ai curiosi e a coloro che vogliono imparare a vedere anche quando sembra tutto buio..
Aspetta anche voi, alla Casina delle Civette, nel parco di Villa Torlonia.. sshhh…