Buona Befana, Giardinieri!
(ovvero Giardino, con la scusa degli auguri, continua la sua presentazione..)
Giardino: “Buon anno e Buona Befana a tutti i Giardinieri che seguono il blog e ai loro piccoli e grandi giardini! Cari giardini, già so che quest’anno per voi sarà migliore di quello che toccherà a me! Sto facendo nevicare e poi ancora nevicare in questi giorni, ma la Josie (la mia befana) riesce sempre a scongelarsi…”
Josie “Giardino, nemmeno il Natale ti ha fatto diventare più buono! Su, su, finisci le tue presentazioni, lumacone, che poi prenderò la parola ammorbando il popolo dei bloggers con i miei progetti di bordure!”
Giardino “Vedete con che vecchia befana devo battagliare? Uff…va benee, avevo lasciato il racconto ai piccoli fiorellini spontanei, ma ospito anche alcuni arbusti selvatici che vi vado a presentare.
L’arrivo della primavera è sempre annunciato dal Prugnolo selvatico, un piccolo arbusto che, insignificante per buona parte dell’anno coi suoi rami spogli e pieni di spine (eheh! chiedetelo alla Josie…), come ogni brutto anatroccolo che si rispetti, ad un certo punto si ricopre di nuvole profumate di fiorellini bianchi.
Sulle scarpate cresce imperterrito l’imbattibile Cytisus, simile alla ginestra nel portamento, ma con fioritura anticipata. Richiede pochissima acqua, nessuna concimazione, esente da parassiti.
Eccolo sulla salitella della panchina
Il Re dei Profumo è poi il Lillà (Syringa vulgaris) che cresce a macchie lungo le scarpate… che dolcezza quel colore lilla!
A maggio altri fiori bianchi adornano il giardino, sono quelli del Biancospino (crataegus), che sviluppa in piccoli alberelli.
Qui fa da siepe naturale al pratone
Il Biancospino rimane decorativo anche in autunno, con piccole bacche rosse lungo i rami
Maggio è accompagnato anche dalle Ginestre, ne ospito di piccine e di spilungone, che si sono alzate negli anni per riuscire a catturare qualche raggio di sole dall’intrico di rovi. Sembra svettino verso il cielo
Ospito anche alberi, tra cui una moltitudine di aceri campestri
E un paio di “chicche” che la Josie ama molto, forse piantate dai contadini chissà quanti anni fa...
Il Mandorlo, il primo a fiorire
Il Melo cotogno, con foglie pelose e fiori delicati
E ora, riaprite gli occhi da questo tuffo di primavera, perché in questi giorni la situazione è ben altra
Primavera, ma quando arrivi davvero??
Giardino: “Buon anno e Buona Befana a tutti i Giardinieri che seguono il blog e ai loro piccoli e grandi giardini! Cari giardini, già so che quest’anno per voi sarà migliore di quello che toccherà a me! Sto facendo nevicare e poi ancora nevicare in questi giorni, ma la Josie (la mia befana) riesce sempre a scongelarsi…”
Josie “Giardino, nemmeno il Natale ti ha fatto diventare più buono! Su, su, finisci le tue presentazioni, lumacone, che poi prenderò la parola ammorbando il popolo dei bloggers con i miei progetti di bordure!”
Giardino “Vedete con che vecchia befana devo battagliare? Uff…va benee, avevo lasciato il racconto ai piccoli fiorellini spontanei, ma ospito anche alcuni arbusti selvatici che vi vado a presentare.
L’arrivo della primavera è sempre annunciato dal Prugnolo selvatico, un piccolo arbusto che, insignificante per buona parte dell’anno coi suoi rami spogli e pieni di spine (eheh! chiedetelo alla Josie…), come ogni brutto anatroccolo che si rispetti, ad un certo punto si ricopre di nuvole profumate di fiorellini bianchi.
Sulle scarpate cresce imperterrito l’imbattibile Cytisus, simile alla ginestra nel portamento, ma con fioritura anticipata. Richiede pochissima acqua, nessuna concimazione, esente da parassiti.
Eccolo sulla salitella della panchina
Il Re dei Profumo è poi il Lillà (Syringa vulgaris) che cresce a macchie lungo le scarpate… che dolcezza quel colore lilla!
A maggio altri fiori bianchi adornano il giardino, sono quelli del Biancospino (crataegus), che sviluppa in piccoli alberelli.
Qui fa da siepe naturale al pratone
Il Biancospino rimane decorativo anche in autunno, con piccole bacche rosse lungo i rami
Maggio è accompagnato anche dalle Ginestre, ne ospito di piccine e di spilungone, che si sono alzate negli anni per riuscire a catturare qualche raggio di sole dall’intrico di rovi. Sembra svettino verso il cielo
Ospito anche alberi, tra cui una moltitudine di aceri campestri
E un paio di “chicche” che la Josie ama molto, forse piantate dai contadini chissà quanti anni fa...
Il Mandorlo, il primo a fiorire
Il Melo cotogno, con foglie pelose e fiori delicati
E ora, riaprite gli occhi da questo tuffo di primavera, perché in questi giorni la situazione è ben altra
Primavera, ma quando arrivi davvero??