Una nuova avventura - by tyziana
A gennaio ho conosciuto, mi ha contattata lei, una nuova amica, Romina. Aveva un gran bisogno di aiuto. Dovendo trasferirsi nella sua nuova casa, con un giardino abbastanza esteso sul davanti, ed amando lo stile cottage garden, mi chiede un consiglio su come realizzarne almeno una prima parte.
Una bella sfida! Considerando che si tratta di un terreno sulla costa occidentale della Sardegna, con estati caldissime e inverni un pò freschi, che da un lato del giardino cresce un filare di maestosi eucaliptus, e il terreno esposto in pieno sole in estate…… devo subito deludere la mia amica, dicendole che in questo caso si dovranno scegliere specie mediterranee o comunque resistenti alle alte temperature e all’esposizione soleggiata.
L’impostazione da cottage garden però si può sempre tentare. La manutenzione temo sarà altissima, data la presenza degli eucaliptus così a ridosso del giardino, che ad ogni soffio di vento buttano giù decine e decine di foglie, ma, con buona volontà e costanza, si armerà di coraggio e cercherà di tenere pulito il tutto.
Dunque, si comincia e si va alla ricerca delle specie da acquistare per l’impostazione delle bordure. Le suggerisco di venire con me a Milis in marzo e di comprare piante come lavande, salvie, phlomis, aster e alcune graminacee.
Qualche rosa la compra al supermercato, avendo un budget ristretto, trovando delle occasioni ghiotte, come una “Chapeau de napoleon” e una rampicante “Tugella Falls” e qualche pianta fiorita di stagione gliela regala il vivaista vicino casa.
E poi buddleie, spiree e filadelfi, sono gli arbusti che daranno struttura al giardino per il momento.
Un giorno, sfogliando una rivista, vedo una foto di un giardino francese che mi dà l’idea giusta da realizzare
ovviamente niente alchemilla mollis, ma l’idea di un archetto all’entrata del giardino con una rosa bianca e due cespuglietti tondi di mirto macrophylla, a foglia piccolissima, il sentiero con il prato mi danno l’aggancio per iniziare il progetto e da lì si parte come punto fermo.
Nell’ultimo week end, nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua, raggiungo dal venerdì pomeriggio Romina a casa sua, per lavorare all’impostazione del giardino. Lei mi fa trovare le piantine pronte, allineate sulla veranda, in attesa di essere trapiantate.
Ribadisco che non sono una progettista, ma semplicemente un’appassionata di giardinaggio, e, anche se lei mi chiama “la mia garden designer”, non riesco mai a fare un progetto su carta.
Uso in un primo momento un bastone di legno per tracciare le linee principali di quello che saranno il sentiero e le prime bordure, ma, poichè era attesa per la notte l’ennesimo acquazzone, suggerisco di delimitarle con le pietre, che poi spariranno una volta predisposti gli impianti e si comincia
Sono stati due giorni intensissimi e il nostro lavoro interrotto diverse volte a causa della pioggia. A breve la seconda puntata…….