La Festa della Ceramica 2015 - by tyziana

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Sì, lo so, ehm…..scusate, sono un po’ in ritardo con i post sul blog, ma sono stata via, come forse saprete, per qualche giorno e sono reduce da un bellissimo tour nel nord Italia, dove tra le altre cose, come vi avevo annunciato, sono stata anche ad Orticolario, a Cernobbio sul Lago di Como, viaggio di cui vi parlerò nei prossimi post!


Ma torniamo indietro di alcune settimane……
Nell’ultimo weekend di settembre si è svolta a Cagliari  la 5° edizione della Festa della ceramica, con un ottimo successo di pubblico, che aspettava la manifestazione da due anni, visto che l’anno scorso è saltata per questioni burocratiche….

Per chi volesse, può’ dare un’occhiata ai vecchi post degli anni precedenti, con le passate edizioni.

Avviso ai naviganti: mettetevi comodi, con i piedi sulla scrivania, perché il post è giustamente lungo, ho scattato tantissime foto! Occhiolino

La manifestazione si svolge ogni anno nella splendida cornice dei Giardini Pubblici di Cagliari, uno dei polmoni verdi della città, in un’ambientazione molto suggestiva
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dove, oltre agli allestimenti dei vari stand di artisti e artigiani non solo sardi, ma provenienti anche da altre parti d’Italia e soprattutto dalla Francia, erano presenti anche delle esposizioni di artisti sardi lungo tutto il parco



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Promotori e ideatori dell’evento i coniugi Salvatore Farci e Maria Cristina di Martino, instancabili e caparbi, sono riusciti a riunire in un’unica mostra mercato ceramisti sardi, italiani e d’oltralpe, specialmente i francesi, di cui vi parlerò in un secondo momento.

Lo stand di “Raku”, così si chiama l’atelier dei coniugi Farci, che prende il nome dalla lavorazione tipica delle loro ceramiche, è divertente oltre che molto colorato, fra casette, cagnolini vintage, gallinelle e  pesci in tutte le forme!

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Fra gli stand di casa nostra, le immancabili e ormai famosissime sorelle Ariu, delle Ceramiche Ariu,

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che ci incantano con le loro splendide “Barrose”, donne scolpite in atteggiamenti testardi e prepotenti, o in dolci e teneri abbracci o coi bimbi in braccio


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o con le loro tipiche pecorelle stillizzate, in tutte le salse, mattonelle e pannelli in ceramica o sculture vere e proprie.
Queste lisce in bianco o nero sono particolarmente chic!



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Lo stand di Alessandro Lai era davvero molto interessante, con la realizzazione di pannelli in ‘raku’ che riproducevano stilizzate le miniere di Monteponi e di Montevecchio

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bellissime anche le miniature dei ‘Mamuthones’ ( maschere tipiche del carnevale di Mamoiada, in Barbagia )

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piattini e ciotole con la classica gallinella sarda

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ma i miei pezzi preferiti erano le riproduzioni dei giganti di epoca nuragica, con il Capotribù, il Guerriero con spada e scudo e l’Arciere

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Nello stand delle Ceramiche artistiche di Alessio Sale colori forti e animaletti pazzi, attiravano un pubblico curioso!

Il pesce palla
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I piranha
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i polpi21451449063_3e9911a3ce_o
I gechi21897872808_0fc82d1e8c_o
I gufetti ed il sole21884671678_3c8548187c_o
I galletti
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il gatto spaventato22082555311_5d7ed8fab9_o

Ancora, fra gli artisti sardi ho avuto il grande piacere di incontrare ancora la mia amica Laura Puggioni di Sinzos, che avevo conosciuto fin dalle prime edizioni della Festa della ceramica.

Le sue opere sono veri capolavori!
Dalle riproduzioni dei bottoni d’oro tipici dei costumi sardi
Laura Puggioni
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alle mattonelle coloratissime con animali.
Fra le novità di quest’anno le sue ceramiche per la cucina, con colapasta, poggia mestoli e ciotoline meravigliose, tutto dipinto a mano!

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Coloratissime anche le ceramiche di Valeria Tola, con le pavoncelle sarde e cuori appesi agli alberi

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Dalla Toscana, più precisamente dalla provincia di Firenze, Sandra e Stefano Giusti avevano un’esposizione davvero interessante e simpatica, con una giostra di uccellini e pesciolini in ceramica sottilissima che appesi e col vento, facevano un suono delicato che richiamava il pubblico



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che si potevano anche acquistare incorniciati in deliziosi quadretti sempre in ceramica

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Bellissimi oggetti come ciotole, bottiglie e accessori da cucina in tonalità azzurro polvere e bianco.

Sandra e Stefano Giusti

Uno degli stand che più mi è piaciuto è quello di Fabrizio Tranquilli.
Anche lui toscano, ma mi ha raccontato che vive per metà anno  a Cucuron in Provenza, Francia, dove, a mio avviso, ha avuto un’influenza  sulle sue opere, che presentano disegni dai toni delicati e soffusi, i colori che vanno dai violetti agli azzurri e acquamarina tipici della Provenza
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Da lui mi sarebbe piaciuto prendere sicuramente questo bellissimo piatto quadrato, o magari qualche vasetto…
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……come questo a sinistra, da appendere al muro, magari per qualche piantina ricadente….
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Un'altra artista ceramista che si è unita in un secondo momento agli espositori della mostra è Geneviève Armand-Vernier, una donna deliziosa e molto simpatica che ho avuto il piacere di conoscere in questa occasione!
I suoi lavori sono variegati. Si va dal ciondolo da collana o da foulard, in ceramica e dipinti a mano…..
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ai cache-pot molto molto particolari, come grandi conchiglie tropicali che inghiottiscono le piante!

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Il ceramista francese Yvon Gauchot, de La Poterie de la Plaine, veterano della manifestazione, ha sempre molto successo perché ha un’esposizione ricca di oggetti graziosi e delicati, c'è davvero l’imbarazzo della scelta
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Fra gli espositori francesi, partecipa fin dalla prima edizione lo stand di Sylviane et Patrice Voelkell, con le sue splendide ceramiche fatte con una lavorazione ad alte temperature, in grés smaltato,  ispirate alle stoviglie usate nel Medioevo

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Patrice Voelkelll è anche membro di “Terres de Provence”, l’Unione delle associazioni dei ceramisti di Francia, creato nel 1986, che riunisce artigiani e artisti che lavorano in un centinaio di workshop.
Durante una interessante conferenza che ha tenuto nella giornata di sabato, ha spiegato che “l'associazione si pone due tipi di obiettivi, una in pubblico per la promozione della ceramica e la scoperta del nostro business, l'altra verso ceramisti di solidarietà, di sostegno, la concorrenza e degli scambi.”
Proverò a inserire in un secondo momento il video della conferenza.

Insomma una vera giornata di “Festa”, con laboratori e dimostrazioni in diretta, come “Le ceramiche sonore”, una performance “live”  con percussionisti che suonavano le terracotte,  o il coinvolgimento dei bambini, a cui gli artisti affidano pezzi di creta, per giocare con la fantasia e modellare oggetti che prenderanno forma dalle loro mani.

Per quanto mi riguarda, sono riuscita a fare qualche acquisto, soprattutto piccoli oggetti ricordo da regalare alle amiche che avrei poi incontrato durante il viaggio della settimana successiva, quando sono andata ad Orticolario e non solo!
Ma questa è un'altra storia che presto vi racconterò.....

Arrivederci al prossimo anno! Occhiolino

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