Immagini di un giardino mediterraneo
Ho un giardino tutto mio nel sud Sardegna da circa sei anni, giardino che chiedeva di essere di nuovo amato e coccolato, essendo in stato di abbandono totale.
Quando l’ho visto le erbacce mi arrivavano alla vita, e un’edera stava prendendo possesso della casa.
I primi due o tre anni sono stati di pulizia e di studio delle possibilità per renderlo più vivibile e gestibile, essendo in pendenza, con dei nuovi terrazzamenti. I successivi, più leggeri dal punto di vista fisico (eh sì!), sono serviti per inserire piante e dare così un’impronta personale al nuovo giardino.
Esistevano già delle piante inserite dal vecchio proprietario, delle mimose, una bignonia, un melograno, due alberi di fico inselvatichiti, qualche leccio, e due file di cipressi che delimitavano il confine con i vicini. C’erano poi due querce da sughero, piccolissime, qualche albero da frutto e due ulivi. Tranne le mimose, decimate dal vento di maestrale, il resto è rimasto.
Ho cercato di non stravolgere troppo l’aspetto naturale del luogo, essendo il terreno ai margini di una zona boschiva, usando per i terrazzamenti pietre trovate nel terreno, e non erano poche, ma qualcosa di artificiale andava fatto, come le scale, però si è fatto in modo che risultassero consone all’ambiente circostante.
Le piante introdotte da me in parte riprendono le essenze spontane tipiche della zona mediterranea, come la lavandula stoechas, il corbezzolo, il mirto e i vari cisti, già in parte presenti, ho aggiunto molte aromatiche, che adoro, e, grazie alle nuove conoscenze giardinicole di questi ultimi anni, vari arbusti, perenni, rose, ma pochissime annuali.
Il giardino ha una suddivisione dettata dai terrazzamenti fatti costruire dall’ex proprietario, alti due metri, che fa sì che il giardino abbia una zona alta in pendenza, e una zona bassa pianeggiante.
In una zona della parte bassa ci ho dedicato un orto, che però non faccio ogni anno perché impegnativo, ed è strutturato un po’ come se fosse un orto dei semplici. Ancora sono lontana perché è ancora un work in progress, ma ci sono cose che è meglio pensarle bene prima di fare pasticci, e siccome le mie idee non sono ancora chiare, aspetto….
Combatto ancora con tanti problemi dovuti alla scarsità di tempo e di conoscenze, ma tutto sommato, per una come me che non aveva basi giardinicole e si è affidata molto all’istinto posso considerarmi abbastanza soddisfatta, ma ho ancora tanto da imparare!!!
Forse dalle foto possono risultare poco chiare le prospettive, spero però di riuscire a rendere l’idea.
E ora, questi sono i risultati, ben lontani dall'essere definitivi:
Nelle due immagini successive vedrete nella prima la situazione in parte già migliorata con una scala, e nella seconda gli interventi con le aiuole laterali: