La tenacia di un “Grande Vecchio”

Ormai lo chiamo così, so che questo sarà il suo ultimo anno, ormai ha compiuto il suo “cammino”, regalandoci negli anni emozionanti fioriture.
L’ho visto crescere rigoglioso, invadere gran parte del del giardino a nord, fiorire di una bellezza strepitosa e ricoprire il terreno tutto intorno. Quest’anno  sta preparando la sua uscita di scena, promettendo colori sfavillanti e   fuochi d’artificio, ancora non ha capito che il Carnevale è passato da un pezzo, ma si ostina a vestire lo stesso i panni di Arlecchino!!!!
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A Capodanno l’incidente: una piccola tromba d’aria notturna lo ha decimato, cresciuto ormai ad altezza davvero notevole, quindi esposto ai venti impietosi, che lo hanno stroncato in buona parte, soprattutto quella centrale.
Brutta sorpresa, dunque, al risveglio nel nuovo anno, che non si apriva sotto buoni auspici.
Il tronco centrale, che presentava numerose infiorescenze era stramazzato al suolo.  Con immensa rabbia e tristezza, mi armo di cesoie e taglio la parte ormai spezzata e lo metto a terra accanto ai rami potati del glicine.
I molti impegni e il tempo inclemente mi hanno impedito poi di raccogliere il tutto e metterlo nel compostaggio. Passato un pò di tempo, mi accorgo che i rami, che credevo ormai senza vita, si presentano ancora freschi e rigogliosi e con ancora le infiorescenze che persistono sulle cime!!!!
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Evidentemente, anche senza radici, le piogge incessanti del periodo e l’umidità conseguente, hanno aiutato le piante a sopravvivere fino ad oggi.

Credo proprio che dovrò ripagare questa tenacia trasferendo i rami in vasi per dar modo loro di attecchire e di continuare il loro ciclo. 

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