Orta San Giulio 2a parte - by Delia

Proseguendo nel mio viaggio ad Orta, vi farò conoscere qualche scorcio del piccolo paese che invita al relax e predispone lo spirito al bello, credetemi.
Intanto, al contrario di ciò che potrebbe succedere quando da turisti si visita una città, in questa cittadina si può tranquillamente passeggiare a qualsiasi ora, il flusso turistico è costituito soprattutto da stranieri, sia famiglie con bimbi che coppie, che a tutto pensano tranne che occuparsi di te, se non in senso positivo.
Quindi, a piedi e senza ansie, io e mia sorella passeggiavamo fino a tardi godendo di ogni singolo angolo.
Molti dei palazzi presenti hanno decisamente un'aria decadente di fasti passati che avrebbero bisogno di seri interventi strutturali, ma il loro fascino è indiscutibile, anzi, io li preferisco così, tanto da immaginarmi la loro storia.



 La piazza antistante l'imbarcadero è piena di vita, c'è chi si gode la vista da una delle panchine fronte lago e chi dal tavolino dei localini, c'è chi passeggia e chi guarda da vicino gli affreschi dell'antico palazzo Comunale, e chi si inoltra nelle tante viuzze laterali....
Sono presenti due piccole chiese, colorate all'esterno, ma ancora di più all'interno: credo siano risalenti a qualche secolo fa.
Lungo la salita che porta alla chiesa parrocchiale palazzi d'epoca attirano la mia attenzione, e grandi cespugli di ortensie ai loro angoli mi fanno fermare per qualche scatto, ovviamente....
Nonostante il loro aspetto, nei palazzi di tutto il paese non mancano le piante e i fiori che decorano i balconi in ferro battuto e le piccole finestre.



Un'altra delle attrattive di questo luogo è il Sacro Monte. Ci si arriva con un piccolo trenino rosso che ti fa tornare bambina, e dopo un breve tratto panoramico (in parte costeggia il lago) si scende alle sue pendici.
Si tratta di un percorso devozionale, un po' come quello dell'isola di San Giulio, ma riguarda la vita di San Francesco di Assisi. Dodici cappelle sparse per il monte riassumono la vita di questo Santo, e la loro realizzazione risale alla fine del 1500; al loro interno affreschi e statue in terracotta rappresentano le tappe più significative, espresse in maniera semplice per poter essere comprese dai fedeli, all'epoca quasi tutti analfabeti.
Il percorso è molto piacevole, si unisce il piacere della vista sul lago e sul bosco circostante a quello della visita alle piccole cappelle.


Interessantissimo per me è stato vedere le statue, che gli artisti dell'epoca hanno volutamente rappresentato prendendo a modello le persone del luogo, coi loro abiti semplici e non sempre di estrazione sociale elevata, proprio per far sentire i fedeli ancora più vicini al Santo.



Non prendetemi in giro, io solo quando faccio la turista visito chiese, per un motivo ben preciso: nel corso della storia la Chiesa è molto rappresentativa delle influenze artistiche, e la bellezza di certe opere è ben presente ovunque con statue, affreschi e documenti.
Ecco, la fine del mio piccolo viaggio ad Orta si chiude qui, se la noia non vi ha preso, vi ringrazio di avermi seguito, ciao!!






Post più popolari