Agosto e le mie rose - by Delia


Una lunga estate calda, potrebbe definirsi questa del 2017. Non piove da mesi qui nel sud Sardegna, eppure le ultime piogge evidentemente sono state abbondanti tanto che le drastiche restrizioni idriche, che in genere impediscono di poter innaffiare in abbondanza, quest'anno non sono state ancora applicate dove ho la casa di campagna.
Per i soliti standard agostani di una volta o due la settimana e non più di due-tre ore di acqua, tre volte per cinque ore ognuna sembra quasi una manna dal cielo.



Mi sono quindi permessa di regalare alle mie piante un po' di acqua in più rispetto alla solita. In genere io non le abituo ad un'innaffiamento abbondante proprio per non esserci poi uno choc nel caso l'acqua di rete non dovesse essere erogata. Questo ovviamente fa sì che le piante non abbiano un aspetto tra i migliori, ma comunque sopravvivono bene.
Ma con un apporto maggiore d'acqua devo dire che le piante stanno alla grande, e la sorpresa maggiore è stata la rifiorenza di alcune rose che normalmente non c'era.
Ho reciso quelle ancora in boccio e lasciato quelle ormai sbocciate del tutto, regalandomi dentro casa il profumo di maggio nel mese di agosto.

La Jacques Cartier, che in primavera aveva patito per colpa di un mimosa che si era abbattuta su di lei precludendone la fioritura, dopo una quasi drastica potatura in questo caldo agosto si è letteralmente riempita di fiori, anche se più piccoli come in genere sono le seconde.
Sono sorpresa del fatto che quest'anno, dopo una stagione invernale in cui il giardino mi ha visto ben poco e gli interventi sono avvenuti in tempi diversi rispetto ai soliti, lui risponda decisamente meglio a queste anomalie nei tempi di manutenzione.
Anche la Cardinal Hume è fiorita, ma lei non è stata una sorpresa, ha sempre rifiorito.

Mrs Benjamin R.Cant, St.Swithun, Sweet Juliet e Thérese Bugnet: le rose recise.
La prima, cioè la Cant, in primavera non ha un buon aspetto, sfiorisce in un globoso ammasso di petali senza neppure aprirsi, ma in estate è un piccolo gioiello con il suo bel colore rosa intenso e le venature. Ho scoperto,recidendone gli steli, che si secca elegantemente tanto da poterla conservare.


Non è successo altrettanto alla Sweet Juliet e alla St.Swithun, un appassimento molto disordinato e irrecuperabile, ma i loro fiori freschi hanno un aspetto così romantico che non ha importanza.
La Sweet Juliet in questa foto è in compagnia di una mia creazione Arti noa, il cui turchese ben si accompagna al suo colore e che ha fatto da sfondo a quasi tutte le foto presenti in questo post.

Ma la rosa che mi colpisce di più del gruppo delle recise è la Thérese Bugnet. Possiede delle peculiarità diverse dalle altre rose presenti in giardino.
Fa parte delle rose Rugose, nata negli anni '40, ha un portamento eretto ma non è tanto imponente, raggiunge i 150 cm di altezza e larghezza ed è facilmente gestibile.
Ma le sue foglie glauche, opache e lunghe, i suoi steli rossicci, i boccioli allungati e quel suo rosa lilla mi hanno fatto letteralmente innamorare di lei. Per non parlare della rifiorenza, dell'arrossire del suo fogliame in autunno e delle sue bacche, deliziose! Insomma, io ve la consiglio caldamente, è pure fotogenica!




Post più popolari