Una storia un po' triste (by Bambù)


Forse non è questo il posto giusto per raccontare questa storia, ma parlerò di una persona speciale
forte, allegra piena di risorse, di energia e di fantasia,
direi che in questo blog ci sta… e poi glielo devo.

Ma partiamo dall’inizio, due anni fa Stefano ed io veniamo assaliti dall’idea balorda di resturare la vecchia stalla che usavamo come magazzino e ricavarne una… pizzeria domestica.
Siamo entrambi golosi di pizze, lo sono anche amici e parenti, lo spazio c’è, perché non utilizzarlo


 
L’ambiente ha delle belle volte a botte, ci vien voglia di riportare i mattoni a vista
Interpelliamo una piccola impresa e ne vien fuori un preventivo che non lascia dubbi: 3000 euro per la sabbiatura + extra se si dovranno ristuccare le fughe, e se vuoi la fattura allora dobbiamo aggiungere il 20%…
Bisogna trovare un’altra soluzione oppure si rinuncia.


Così affittiamo una idrosabbiatrice. Dopo tre giorni passati a fare inutili tentativi siamo fradici, la stanza è allagata ma l’intonaco non mostra segni di cedimento, se ne sta bello saldo aggrappato ai mattoni e non c'è verso di levarlo.


A questo punto chiedo consiglio alla mia "consulente edile di fiducia" (Delia) potevo farlo prima...
mi spiega che per questo tipo di lavoro la sabbiatura non è risolutiva, anzi si rischia di intaccare i mattoni. Si tratta di un lavoro che va fatto a mano: scalpello, martello e tanta pazienza.
Armata di scalpello e martello parto all’attacco! Resisto per 15 minuti poi cedo... le braccia sono indolenzite, ho gli occhi pieni di calcinacci e comunque non ho la forza fisica per continuare.

Proprio quando stiamo per desistere incontriamo un Angelo.
Un muratore “fatto e finito” (come dice lui) che sa come affrontare quel tipo di lavoro.
Infatti va avanti imperterrito per ore e ore… cantando!

 
Quella montagna di intonaco rimosso è il risultato

Poi è la volta delle pareti, per fare un bel lavoro bisogna eliminare il vecchio e reintonacare
In questo è un maestro. Pure noi abbiamo imparato a cavarcela con cazzuola e frattazzo ma lui è uno scultore, riesce a seguire le curve in modo naturale e mantenendo l’aspetto antico della stanza.


Infine il forno, questo è stato un lavoro di gruppo, eravamo in quattro perché ci ha aiutati anche un amico, io come sempre, ho fatto il “bocia” ovvero il ragazzo di bottega a cui si affidano i lavori più facili e stupidi, come pulire i mattoni di recupero. 
Anche in questo caso abbiamo apprezzato molto la sua abilità nel riutilizzare tutto, anche i mattoni bruttini un po’ rotti son tornati utili.

 

Siamo tutti stanchi ma arriviamo alla fine, è quasi buio e stavolta Angelo si ferma anche per cena, 
Una bella serata, dopo tanta fatica c'è allegria e soddisfazione


Ecco il forno finito, ed eccolo in funzione qualche mese più tardi


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Nella primavera di quest’anno ricontattiamo ill nostro angelo, c’è un’altra missione per lui. 
Il muro dietro al fico è in uno stato disastroso, hai voglia a coprire con edera e rampicanti… ha un’aria trasandata e troppo decadente. 
E poi vorremo fare una sorta di vasca per piantare aromatiche e peperoncini. 
Ecco l’evoluzione: si vede anche la toppia dove spesso pranziamo insieme.

 


Nel frattempo si crea una certa confidenza, Angelo all'inizio era un po' riservato ma ormai c'è una fiducia reciproca che lo tranquillizza e lo rassicura.
Così racconta tante storie, alcune vere altre di fantasia. Fantasia e realtà si confondono quando per necessità e forse anche per orgoglio si è costretti a passare l’inverno in una baracca senza luce, acqua, gas. 
Questa è la sua casa e adesso non si vergogna di mostracela, si vede sullo sfondo, è una sorta di conteiner che faceva parte di un autolavaggio abbandonato.


Nonostante tutto dipinge, scherza, ride, ci racconta della sua roulotte nel bosco, dove adesso vive una famiglia di scoiattoli,
ricorda i tempi in cui raccoglieva zafferano in Sardegna: puoi vendemmiare per tre volte la stessa pianta, poi basta, il fiore non produce più
oppure quando ha doppiato l'asino di pinocchio nel film di Comencini, da piccolo era stato a Cinecittà con suo padre, aveva fatto un provino ed era stato scelto perché a differenza degli altri bambini non si impappinava...
Realtà... fantasie? Mah... comunque è piacevole stare ad ascoltare.

Con noi “femmine” è gentile e galante (va d’accordo pure con mia mamma!) ci porta regali: una collana di fiori per Marisa, una zucca anfora per me e le mie cinciallegre, il suo quaderno delle ricette perché sa cucinare, in passato ha fatto anche il cuoco.
Gli piace scherzare con Stefano, ridono come bambini per battute cretine… alcuni suoi modi di dire sono entrati a far parte del nostro sproloquio quotidiano.

 


Ancora un altro lavoro a maggio: un amico ha bisogno di imbiancare un magazzino, si tratta di andare in trasferta e stare via per una settimana, ma per lui non c’è alcun problema, anzi è quasi una vacanza. Finisce il lavoro e son tutti soddisfatti.

Passa un po' di tempo e veniamo a sapere che un'amica avrebbe bisogno del suo aiuto.
Cerchiamo di contattarlo ma al cellulare non risponde, chiediamo sue notizie nei bar che frequenta: tutti fingono di non averlo mai conosciuto,
andiamo a cercarlo nella baracca, è vuota, desolata, una parte è crollata.

L’ultimo tentativo è stato quello di cercare su Google
La notizia è arrivata tardi, ma diretta come un pugno nello stomaco. 
Speri di aver sbagliato a leggere, però si tratta proprio di lui, Angelo Leoni di Livorno Ferraris


Non posso dire di averlo conosciuto bene, forse non era un angelo e sicuramente ci sono stati episodi bui nella sua vita, l'ho sempre intuito.
So per certo che lo "sciagurato tentativo di furto" è avvenuto proprio nella baracca in cui abitava da parecchio tempo, qualcuno gli avrà chiesto se sapeva dove recuperare delle travi di metallo e lui avrà detto... ma certo, vieni da me, ce ne sono quante vuoi... son lì da anni e non servono a nessuno!

Vorrei che su internet ci fosse anche la “storia” che conosco io.
Così, se un giorno i suoi figli digiteranno il suo nome, comparirà anche il magnifico forno che ha costruito e il fatto che alcune persone lo stimavano e lo apprezzavano per com'era: forte, allegro e fiero.
Niente poteva fermarlo, non il freddo, non le malattie, e neppure la malinconia che quasi sempre riusciva a nascondere, ci son voluti una trave di ferro e tanta, ma proprio tanta, vigliaccheria.

Non so se siete riusciti ad arrivare alla fine di questo lunghissimo post, credo sia difficile commentarlo così come per me lo è stato scriverlo.
Io gli porterò dei fiori, dei cosmos coloratissimi, se volete unirvi a me con un fiore virtuale raccolto nel vostro giardino mi fate un’immenso piacere.

Commenti

  1. storia bella è triste....ho finito di leggere con le lacrime negli occhi.
    in mio giardino ora ce poco ,portali da mi parte una bellissima viola

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  2. Non posso non commuovermi nè non adirarmi per ciò che è successo ad Angelo...conosco il tipo di persona, qui in Sardegna sono in molti ad essere così, apparentemente forti e senza paure, ma fragili senza mostrarlo.
    Se tu lo avessi conosciuto prima, e più a lungo, magari avresti cambiato il corso della sua vita, sentendosi apprezzato e avendo del calore umano intorno a sè, ma ti rimane comunque il ricordo di una persona semplice, generosa, che non si fermava davanti alle difficoltà, potessi essere io così!
    Non un solo fiore, ma mille, dai colori vivi e allegri...

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  3. indeed, a sad story ... hugs, @nne

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  4. Che tristezza, sono senza parole!!
    Francy

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  5. Avevo letto in anteprima la storia di Angelo, e mi sono indignata e commossa al tempo stesso.
    Purtroppo storie come questa, di grande emarginazione credo stiano crescendo al giorno d'oggi, con la crisi mondiale, la perdita di un lavoro che ti dava certezze fino al giorno prima ( l'ho provo ogni giorno sulla mia pelle! ) destabilizzano persino le persone più forti, figuriamoci chi è debole e non riesce a rialzarsi.
    Io credo che la cosa sia stata reciproca, e che anche Angelo abbia trovato in voi degli angeli custodi, delle persone squisite e di cuore, che hanno cercato di aiutarlo e gli hanno sollevato un pò l'esistenza fino agli ultimi giorni.
    Gli regalo e metto in fondo al tuo post una rosa sbocciata l'inverno scorso in dicembre nel mio giardino, sperando che da lassù Angelo capisca che noi lo ricordiamo con affetto.
    Abbracci!! :X

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  6. What a kind person you are. Hopefully, his family will one day read your comments. Susan

    Che una persona gentile che sei. Speriamo che la sua famiglia, un giorno, leggere i vostri commenti. Susan

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  7. Anch'io mi sono commossa ed ho la certezza che Angelo abbia pensato spesso a voi , magari anche negli ultimi momenti : lo avete accolto , valorizzato e gli avete restituito la sua dignità di persona.
    Grazie Laura , queste storie vanno raccontate ...

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  8. mi unisco anche io con tutto il mio cuore e con tantissime piccolissime e tenere pansè che nonostante il freddo e il gelo rinascono ogni primavera.

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  9. Inizialmente mi veniva da ridere e quando racconti che Angelo fischiettava durante ore e ore e ore interminabili di lavoro mi sarebbe venuto da scrivere:"e te credo che se la fischiava, stava pensando al saldo finale.." MA poi ho proseguito e dopo aver visto il lavoro finito, bè ti avrei risposto che quei soldi li valeva tutti, altrochè! La stalla ha subito un effetto drastico e in MOOOLTO meglio decisamente!
    ..e il forno..? S T U P E N D O!
    Ma proseguondo e arrivando alla fine del racconto, x niente palloso cara Laura, son rimasta male.. azz!
    La vita è proprio strana e forse anche un pò triste a volte.. MA sono sicura che Angelo, di nome e di fatto, allegro com'era sarà più felice dov'è ora e chissà che magari mentre voi dormite non si sforni un paio di pizze, in punta di piedi.. Bè in tal caso se lo meriterebbe! ;)

    BELLISSIMA storia!

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  10. ..ah, dimenticavo.. la Marisa andrebbe "fumettata" con una scritta tipo ALOAH hahahahaa è stupenda! (Angelo mi sa che ha conquistato pure lei ;) )

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  11. Puoi ben dirlo Laretta... e guarda che Marisa nel scegliere gli amici non sbaglia mai!;;)

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  12. sono molto commossa, questa persona è stupenda, ciò che ci ha saputo dare attraverso la tua storia, mi fa pensare a quanto siamo distratti dalla vita e dal'egoismo e la noia cose che ci circondano.
    Mi viene in mente...
    -La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli.La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli.-(Friedrich Nietzsche)
    Il signor Angelo nel suo momento magico con voi, ha vissuto la vita in mezzo ad un immenso intervallo.
    E non resta solo il ricordo della sua voce e delle sue canzoni, ma si può vedere e sentire , la sua opera d'arte nella vostra casa...

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  13. Attraverso i tuoi racconti mi pareva quasi di conoscere questa persona.
    Mi ha colpito apprendere della sua morte e di come è stata interpretata.
    Claudia

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  14. Quante volte anch'io vorrei fare dei lavori di cui però nn ho nè esperienza nè le forze..., e spesso debbo rinunciare.., voi alla fine avete trovato un "angelo".. vi siete aiutati reciprocamente, lavorando con gioia... e questo certo che rimarrà nei ricordi. Il primo fiore che oggi vedrò sarà per lui!! :*

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