Giardino mio o tuo? No, nostro - by Delia

Mio marito concepisce il giardino sotto un altro aspetto rispetto a me. Io lo devo vivere fisicamente, creando nella terra attraverso le piante, amandole una per una, e cercando nei limiti del possibile di averne cura nel tempo. Faticoso si, ma ritemprante: tutti i pensieri, positivi o negativi che siano, sembrano dissolversi, e la mia mente si concentra esclusivamente sul lavoro giardinicolo che sto svolgendo, fino a rendermi conto che passano le ore e la giornata è finita.
Lui no. Però ama lo stesso creare, non "il" giardino, ma "per" il giardino. Infatti nel corso di questi anni sono spuntate panchine, pergole, pedane in legno per la zona piscina, la casetta per i giochi dei bambini e quella sull'albero, scale e un obelisco in ferro. Ma non solo, l'elenco sarebbe più lungo....
In un certo senso si può dire che siamo complementari: insieme abbiamo contribuito alla creazione di un giardino che ci rispecchia.
Dal legno ora è passato all'utilizzo del ferro, e ora, durante le passeggiate, ci fanno compagnia delle figurette simpatiche di animali: gatti, camaleonti, galletti... gli spunti gli sono stati dati da internet, e credo ne abbia in serbo degli altri, fino a che non cambierà idea e passerà alla realizzazione di altri tesori!




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