Arti noa: di libertà e altro - by Delia


Vi capita mai di pensare dalla parte di una pianta, come fosse un essere umano?
Se veramente potesse essere così, probabilmente le piante del mio giardino me ne direbbero di tutti i colori, del tipo: perchè mi hai messo vicino alla Duranta? Io volevo il sole.... oppure: mi hai fatto felice portandomi qui, ma almeno dammi un po' d'acqua, ho sete... tagliami o non tagliarmi la chioma.... e chissà cos'altro!
Quando stavo disegnando come Arti noa una tavola che aveva per protagonista una pianta topiata in vaso, ho sentito quasi tangibilmente la sua sofferenza.

 Il taglio preciso delle sue fronde (e chi ti dice che voglio essere perfetta?), e il vaso troppo piccolo.... urlava la sua voglia di libertà!
Allora la mia mano, a lavoro che sembrava già finito, è andata sotto il vaso e ha cominciato a disegnare radici, e radici.... sentivo quasi il respiro della pianta, come un riempirsi i polmoni d'aria, e allora ho capito: l'avevo quasi fatta felice! Restava il taglio.... ma a quello penserò alla prossima tavola.
Ma c'era qualcun altro che reclamava... un piccolo uccello bianco che, come la pianta, chiedeva aria da respirare, la compagnia di altri simili, cantare la sua gioia. Ed ecco, la sua gabbia viene "dimenticata" aperta, e prima di spiccare il volo verso la tanto desiderata libertà saluta la sua cara amica donandole un po' del suo canto.


 Due tavole, stesso soggetto ma diverse e simili nello stesso tempo... le ho chiamate Free, in onore della pianta e del bianco uccellino.
Ci saranno altre creature libere... se vi piacciono e se amate i racconti che nascondono ognuna di loro venite a trovarmi, sarò al Mercatino delle Erbe al Borgo di San Gregorio (frazione di Sinnai, S.S. 125, km 27 circa) domenica 3 Aprile.

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